La compagnia russa Metrojet effettuerà ulteriori controlli sugli Airbus A321, lo stesso tipo di velivolo partito il 31 ottobre da Sharm el-Sheikh e
La compagnia russa Metrojet effettuerà ulteriori controlli sugli Airbus A321, lo stesso tipo di velivolo partito il 31 ottobre da Sharm el-Sheikh e precipitato con 224 persone a bordo nel Sinai. Nel frattempo, gli Airbus 321 non voleranno. Intanto l’ipotesi dell’attentato si fa strada: una bomba esplosa all’interno dell’aereo sarebbe all’origine della tragedia, ne sono convinti Stati Uniti e Regno Unito. Londra e Dublino hanno deciso di sospendere tutti i suoi voli in partenza da Sharm el-Sheikh.
“Stiamo lavora con le autorità egiziane per organizzare il rimpatrio dei turisti britannici presenti a Sharm el-Sheikh”, ha detto il ministro degli esteri britannico Philip Hammond. “Non vi è alcun motivo per lasciare l’Egitto prima del previsto. Nessun volo britannico è autorizzato a lasciare Sharm el Sheikh prima di essere sicuri che non vi sia alcun rischio.”
Nella località turistica sul Mar Rosso si trovano al momento 2mila turisti britannici. Il Cremlino è più cauto, aspetta gli esiti dell’inchiesta ufficiale bollando l’ipotesi di attentato come speculazione. Gli aerei russi continuano a volare regolarmente in Egitto. La tragedia dell’Airbus ha dato un colpo mortale al suo settore economico vitale: il turismo.