E' la prima volta che i leader di Pechino e Taipei si parlano direttamente. La Cina non ha mai riconosciuto il governo scaturito dal Kuomintang anti-maoista fra il 1949 e il 1950
I presidenti di Cina e Taiwan si incontrano sabato a Singapore. Xi Jinping e Ma Ying-jeou si vedono per la prima volta. Una riunione che è stata definita storica, ma che i due protagonisti si affrettano a ridimensionare per non alimentare inutili aspettative.
Secondo quanto annunciato dalle autorità di Taiwan, i colloqui dovrebbero rimanere circoscritti alle questioni di navigazione e sovranità nello stretto di Formosa, il braccio del Mar cinese meridionale che separa l’isola dal continente.
Pechino considera tuttora Taiwan una provincia cinese. Le relazioni sono pessime dal 1949, quando sull’isola si rifugiarono i nazionalisti anti-maoisti di Chang kai shek.
Tuttavia, la comunicazione è migliorata dal 2008, anno dell’ascesa di Ma a Taipei.
La riunione avviene a meno di tre mesi dalle elezioni a Taiwan, ed è un segno di quanto la Cina continentale si preoccupi della possibile vittoria dell’opposizione, più apertamente contraria a Pechino.
Da qui la prudenza e le manifestazioni di protesta che hanno accolto a Taipei l’annuncio dell’incontro fra i due presidenti.