La campagna militare condotta in Siria dalla Russia, dall’Iran e dall’esercito siriano continua a ritmo serrato: 285 i bombardamenti effettuati dai
La campagna militare condotta in Siria dalla Russia, dall’Iran e dall’esercito siriano continua a ritmo serrato: 285 i bombardamenti effettuati dai caccia di Mosca secondo il Ministero dell’Interno russo che assicura che tra i target ci sono basi dell’Isis e di Al-Nusra. Ma secondo diverse ong a fuggire le bombe russe sono almeno 130.000 civili siriani.
Intanto il Presidente Bashar Al-Assad trae tutto il vantaggio possibile dall’offensiva russa e assicura che ci saranno elezioni “solo dopo aver sconfitto il terrorismo”. Si tratta dell’unico commento all’indicazione di Mosca secondo cui la Siria deve organizzare elezioni legislative e presidenziali.
Nel quadro delle trattative per la transizione nel Paese in preda alla guerra civile da 4 anni ieri il Capo dello Stato ha ricevuto a Damasco Yusuf bin Alawi, Ministro degli Esteri dell’Oman, alleato degli Usa nel Golfo, potenziale mediatore della crisi grazie ai buoni rapporti con l’Iran.