Il “De Bello Gallico” visto dalla parte dei Galli. E un “Doublepolemix” che assomiglia tanto tanto al fondatore di “Wikilix”. Il nuovo album di
Il “De Bello Gallico” visto dalla parte dei Galli. E un “Doublepolemix” che assomiglia tanto tanto al fondatore di “Wikilix”. Il nuovo album di Astérix in uscita il prossimo 22 ottobre fa già parlare di sè per l’omaggio fatto dagli autori a Julien Assange. Ad avere un aspetto molto vicino a quello del paladino della verità, in fuga dagli Usa, è un giornalista ante litteram e rigorosamente “antimperialista”. Ossia gallico.
“È una specie di giornalista gallo. È stato soprattutto Didier Conrad (disegnatore, ndr) che aveva voglia che il personaggio assomigliasse ad Assange. Non si può dire che sia Assange, ma è un personaggio del suo tipo” spiega Jean-Yves Ferri che ha scritto la storia. La coppia è la stessa che aveva firmato il precedente “Astérix chez les Pictes” che ha venduto 5,4 milioni di copie.
Il fumetto creato nel 1959 da René Goscinny e Albert Uderzo resta a tutt’oggi il più venduto al mondo. Del volume “Le papyrus de César” si sa soltanto che prende spunto dall’opera di Cesare. Per volontà degli autori, saranno i lettori i primi a saperne di più.