L’intervento russo in Siria inasprisce ulteriormente le relazioni tra Mosca e la Nato. Il tema monopolizza il vertice dei ministri della difesa
L’intervento russo in Siria inasprisce ulteriormente le relazioni tra Mosca e la Nato. Il tema monopolizza il vertice dei ministri della difesa dell’Alleanza Atlantica a Bruxelles.
La Nato, dopo le sei basi aperte il primo settembre nell’Europa orientale in seguito alla crisi ucraina, si appresta a realizzarne altre due in Ungheria e Slovacchia.
Ma soprattutto è pronta ad inviare truppe per difendere la Turchia.
Il segretario generale Jens Stoltenberg denuncia un’escalation delle operazioni militari di Mosca in Siria e le recenti violazioni dello spazio aereo della Nato da parte di velivoli russi.
“Siamo preoccupati – aggiunge – perché i russi non stanno colpendo principalmente l’Isil, ma altri gruppi dell’opposizione e stanno sostenendo il regime. Chiedo alla Russia di giocare un ruolo costruttivo e collaborativo nella lotta all’Isil.”
Nelle ultime 24 ore Mosca ha dichiarato di voler cooperare con Stati Uniti, Turchia ed altri Paesi coinvolti nella questione siriana, ma Washington ha annunciato il rifiuto di coordinarsi con le forze russe finché continueranno a colpire altri obiettivi oltre all’Isil.