Mentre la popolazione di Kunduz cerca di tornare alla normalità, restano ancora molti dettagli da chiarire sull’attacco aereo americano contro
Mentre la popolazione di Kunduz cerca di tornare alla normalità, restano ancora molti dettagli da chiarire sull’attacco aereo americano contro l’ospedale di Medici senza frontiere. Le forze della coalizione stavano combattendo i taleban che avevano preso il controllo della città quando è stato sferrato l’attacco che ha fatto 22 morti e più di40 feriti tra i civili.
“Tutti i negozi sono chiusi dalla scorsa settimana – dice un residente -. Non abbiamo potuto trovare farina, pane né acqua. E’ stato un grande problema per la popolazione”.
Le forze afghane hanno riconquistato punti strategici della città, tra cui il palazzo del governatore. Secondo il comando americano, l’intervento aereo era stato richiesto proprio dagli afghani.
“Le dimensioni della tragedia sono significative – dice il portavoce della Casa Bianca Josh Earnest -. Ci sono al momento tre differenti inchieste in corso. Ciascuna di queste inchieste ha per obiettivo di ottenere il massimo di informazioni sui dettagli degli eventi che hanno portato a questa tragedia.”
Il direttore generale di Medici senza frontiere ha respinto quello che ha definito il tentativo americano di scaricare sugli afghani la responsabilità di quanto accaduto, aggiungendo che non può esserci giustificazione per il terribile attacco.