Turchia: Ankara in piazza contro Pkk, guerriglieri "no accordo prima del voto"

Una bandiera turca lunga decine di metri contro il Pkk. Almeno 10mila persone sono scese in strada ad Ankara. Il corteo, che si è definito apartitico ed è stato organizzato insieme da industriali e sindacati, apre di fatto la campagna elettorale in vista del voto del primo novembre.
Un appuntamento che – dice il presidente Recep Tayyp Erdogan – darà “una risposta” al terrorismo.
“Non abbiamo altra scelta che accettare le nostre differenze culturali e vivere insieme – sostiene Settar Aslan, un manifestante – Per questo condanniamo il terrorismo e abbracciamo la fratellanza. Ed è questo il motivo per cui siamo qui oggi”.
“Sono qui per la fraternità e sono qui per chiedere la fine di queste tragedie – dice Ozgur Ergun, residente nella capitale – Turchi e curdi sono fratelli e i separatisti sono i traditori. Voglio che si compia il processo di pace”.
Mentre a Ankara si manifesta nel sud-est si spara. 40 membri del Pkk sono stati uccisi a Cizre dopo una settimana di stato d’assedio, durante la quale è stato imposto il coprifuoco.
I comandanti del Pkk accusano Erdogan di esasperare il conflitto per guadagnare consensi in vista del voto anticipato. Per i guerriglieri, il cessate il fuoco non può essere unilaterale e non ci sarà alcun accordo prima del voto.