Sale la tensione nell’isola greca di Kos, dove migliaia di clandestini sono accolti in attesa di essere redistribuiti altrove. Scontri si sono
Sale la tensione nell’isola greca di Kos, dove migliaia di clandestini sono accolti in attesa di essere redistribuiti altrove. Scontri si sono verificati fra gli stessi migranti, con la polizia greca che ha avuto l’ordine di non intervenire. Chi proviene da Afghanistan, Pakistan e Iran protesta perché i siriani, in quanto rifugiati di guerra, ricevono un trattamento particolare.
“Ci hanno ignorato oggi, dopo averci ignorato ieri – dice un pachistano -. Perché non ci trattano come esseri umani? Ci dicono di andare nel campo, ma lì non c‘è elettricità, né acqua né cibo.
Il campo allestito da Medici senza frontiere nell’ex hotel Capitano Elias resta l’unica struttura di assistenza per le migliaia di migranti. La nave traghetto inviata venerdì dal governo per lo smistamento dei clandestini è rimasta vuota in attesa di stabilire le procedure da seguire. E intanto altri migranti continuano ad affluire su Kos e altre isole del Dodecaneso provenienti dalla Turchia.