La mobilitazione delle organizzazioni per i diritti umani non è riuscita a fermare l’esecuzione di Shafqat Hussain, il giovane pakistano arrestato
La mobilitazione delle organizzazioni per i diritti umani non è riuscita a fermare l’esecuzione di Shafqat Hussain, il giovane pakistano arrestato nel 2004 per il sequestro e l’omicidio di un bambino di sette anni.
Hussain è stato impiccato in un carcere di Karachi. Secondo la difesa all’epoca dell’omicidio aveva appena 15 anni e, in quanto minorenne, non poteva essere condannato a morte. Inoltre – sempre secondo i legali della famiglia – la confessione, poi ritrattata, gli sarebbe stata estorta con la tortura.
Nel 2015 il Pakistan è il terzo Paese al mondo per numero di esecuzioni. Ci sono già state 180 impiccagioni da dicembre, quando, dopo la strage dei talebani in una scuola con oltre 150 morti, è stata sospesa la moratoria in vigore dal 2008.