Crisi Grecia, mercoledí si vota in Parlamento

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Dopo le decisioni di Bruxelles e l’intesa con i creditori è l’ora dei dibattiti politici in Grecia. Il ministro Euclid Tsakalotos, la segreteria

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Dopo le decisioni di Bruxelles e l’intesa con i creditori è l’ora dei dibattiti politici in Grecia.

Il ministro Euclid Tsakalotos, la segreteria politica di Syriza e il gruppo parlamentare di Greci Indipendenti, partiti della coalizione di governo, si sono riuniti per discutere la posizione da adottare nella prossima votazione in Parlamento di mercoledí 15 luglio.

Bisogna approvare il nuovo accordo per il salvataggio della Grecia e sostenere il premier Alexis Tsipras.

George Varemenos, deputato e membro del partito Syriza: “Non so quanti voteranno o chi sono quelli che voteranno, ma si devono anche accollare la responsabilità per qualsiasi decisione prendano. Ció che è importante è che il paese deve avere un governo, deve stare in piedi da solo e rispondere agli impegni presi”.

Un voto tutt’altro che semplice dopo che l’ala dura di Syriza,Varoufakis in testa, ha bocciato l’accordo definendolo una ‘umiliazione’.

Wolfgang Schaeuble, ministro delle Finanze tedesco: “Noi non dobbiamo ingannare noi stessi su questo, come zona euro abbiamo perso credibilità. Non si tratta della questione di un singolo paese, per questo è così importante e possiamo citare alcuni esempi, iniziare la messa in opera delle decisioni prese.”

Per la gente in fila davanti alle banche chiuse, l’Eurozona vuole tenere la Grecia nell’euro, ma in cambio vuole una resa incondizionata. Intanto.

Mercoledí è previsto lo sciopero degli statali e si temono disordini in piazza.

La polizia in tenuta antisommossa presidia il centro della capitale.

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