Il nuovo scandalo intercettazioni crea tensione tra Francia e Stati Uniti, pur senza mettere a rischio la relazione tra i due paesi. Il premier
Il nuovo scandalo intercettazioni crea tensione tra Francia e Stati Uniti, pur senza mettere a rischio la relazione tra i due paesi.
Il premier Manuel Valls, in parlamento, ha definito la vicenda una gravissima violazione del rapporto di fiducia.
Il ministro degli esteri Laurent Fabius ha convocato l’ambasciatrice statunitense. e dopo l’incontro ha spiegato: “Capiamo che ci possano essere intercettazioni che riguardano i terroristi. Ma questo non ha niente a che vedere con lo spiare i leader alleati e amici. Ho chiesto all’ambasciatrice di darci rapidamente delle risposte.”
Barack Obama ha parlato al telefono con François Hollande e gli ha ribadito il suo impegno contro lo spionaggio di leader alleati. Queste attività sarebbero terminate da tempo.
“Ovviamente c‘è una minaccia terroristica molto persistente in Francia in questo momento – ha commentato il portavoce della Casa Bianca, Josh Earnest -. È qualcosa che i francesi e il governo francese prendono molto seriamente e siamo lieti che gli Stati Uniti, data la nostra relazione speciale e le nostre capacità uniche, possano dare un contributo sostanziale al loro sforzo. Per mantenere al sicuro la Francia e i suoi cittadini.”
I documenti pubblicati da Wikileaks e rilanciati dal quotidiano Libération e dal sito d’informazione Mediapart, rivelano che la NSA, l’Agenzia per la sicurezza nazionale americana, ha spiato fino al 2013 le comunicazioni degli ultimi tre presidenti francesi.