Il Consiglio dei Ministri ha dato il via libera definitivo alla riforma delle intercettazioni, che entrerà in vigore dopo sei mesi dalla sua pubblicazione, prevista per gennaio
Il Consiglio dei Ministri ha dato il via libera definitivo alla riforma delle intercettazioni, che entrerà in vigore dopo sei mesi dalla sua pubblicazione, prevista per gennaio.
La norma che sancisce il diritto dei giornalisti ad avere copia dell'ordinanza di custodia cautelare sarà invece efficace tra un anno.
Tra i punti cardine della riforma, il divieto di trascrizioni di intercettazioni irrilevanti per le indagini, regole per l'utilizzo dei virus-spia, l'utilizzo di soli "brani essenziali" nelle ordinanze di custodia cautelare e l'introduzione del reato di "diffusione di riprese e registrazioni di comunicazioni fraudolente".
Abbiamo un Paese che utilizza le intercettazioni per contrastare la criminalità - ha commentato il Ministro della Giustizia, Andrea Orlando - e non per alimentare pettegolezzi".