Sempre e solo Mercedes, flop McLaren

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Benvenuti a Speed: questo fine settimana tutti gli appassionati di sport a motore avevano gli occhi fissi sul Red Bull Ring, in Austria, dove i

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Benvenuti a Speed: questo fine settimana tutti gli appassionati di sport a motore avevano gli occhi fissi sul Red Bull Ring, in Austria, dove i piloti hanno lottato per la vittoria in un altro Gran Premio di Formula 1.

O almeno ci hanno provato: la Mercedes, ancora una volta, infatti, ha dimostrato di essere un gradino sopra gli altri.

Austria, solito dominio Mercedes

Nico Rosberg, su Mercedes, ha vinto il GP d’Austria di Formula 1, precedendo il compagno di squadra, Lewis Hamilton.

Terza piazza per Felipe Massa, su Williams, davanti alla Ferrari di Sebastian Vettel, rallentato da problemi a una ruota posteriore durante una sosta.

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Posted by Nico Rosberg on Sabato 20 giugno 2015

Al via Rosberg balza subito al comando, superando Hamilton, mentre si registra un incidente tra Raikkonen e Alonso, con safety car in pista e gara finita per entrambi.

Vettel non riesce comunque a riprendere il passo delle Mercedes e, come detto, non va oltre la quarta posizione, davanti al finlandese Bottas, quinto.

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Nel corso della storia dell’automobilismo, una squadra ha dominato il Gran Premio d’Austria: la McLaren vanta 6 vittorie a suo nome, l’ultima delle quali però nel 2001, e la squadra sembra molto lontana dai giorni di gloria.

McLaren, sguardo al futuro pensando al passato

Ennesimo week-end nero per la McLaren Honda, nobile decaduta della Formula 1: Alonso si schianta al primo giro, Button abbandona al 10°.

Lo spagnolo, che è il pilota più pagato ed ancora di 0 punti, al pari solo dei 2 driver Marussia, ammette di guardare già alla stagione 2016.

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Posted by FernandoAlonsoOficial on Venerdì 19 giugno 2015

Eppure, la McLaren è una delle squadre di maggior successo nella storia, con 8 titoli costruttori e 12 di piloti, seconda solo alla Ferrari.

Una stagione praticamente già da archiviare, se si pensa che miglior risultato è stato l’ 8° posto di Jenson Button a Monaco.

Datato 15 mesi fa, invece, l’ultimo podio, con Magnusson secondo in Australia.

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Non c‘è spazio per l’imponderabile in F1, si potrebbe dire che è persino noiosa: cosa ben diversa dal 1987, quando l’inizio del Gran Premio d’Austria ha avuto luogo ben 2 ore dopo l’orario previsto.

Accade oggi: quel 1987…

Correva il 16 agosto 1987 allorquando il Gran Premio d’Austria di Formula 1 doveva essere riavviato 2 volte, a causa dei ripetuti incidenti.

La pista fu da allora considerata troppo pericolosa, tanto da essere abbandonata per un decennio.

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Il primo stop fu opera di Martin Brundle, che perse il controllo della vettura, urtò una barriera e rimbalzò piazzandosi al centro del tracciato.

Il secondo, invece, lo si dovette a Berger, il quale creò una serie di incidenti a catena fra le monoposto dietro di lui, tra cui quella di Eddie Cheever, che urtò Riccardo Patrese, a sua volta colpito da Stefan Johansson.

A titolo di cronaca, alla fine la spuntò il britannico Nigel Mansell, su Williams, seguito dal compagno di squadra Nelson Piquet e dall’italiano Teo Fabi, su Benetton-Ford.

Fuori dal podio, Boutsen, Ayrton Senna ed Alain Prost.

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Anche per oggi è tutto: Speed vi lascia con la vittoria di Katsumasa Chiyo, Wolfgang Reip e Alex Buncombe nella “6 ore di Paul Ricard”, nella serie Endurance.

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La prossima settimana saremo insieme eccezionalmente di sabato, con la Moto GP ad Assen. Arrivederci.

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