Fifa: in 7 giorni Fbi mette fine alla dittatura di Sepp Blatter

Fifa: in 7 giorni Fbi mette fine alla dittatura di Sepp Blatter
Di Salvatore Falco
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L’Fbi più forte di Sepp Blatter. La dichiarazione di guerra degli investigatori statunitensi alla Fifa, ha costretto lo svizzero a dire addio a una

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L’Fbi più forte di Sepp Blatter. La dichiarazione di guerra degli investigatori statunitensi alla Fifa, ha costretto lo svizzero a dire addio a una poltrona divenuta troppo scomoda dopo 17 anni.

Gli americani mettono fine a un’altra dittatura europea al termine di una settimana nera per i vertici del calcio mondiale, iniziata all’alba del 27 maggio a Zurigo. 7 arresti e 14 indagati in un’indagine che ha svelato un sistema di potere vecchio un quarto di secolo. Le accuse vanno dall’estorsione al riciclaggio, dalla corruzione alla frode.

Per la giustizia statunitense il meccanismo di corruzione è legato alla cessione dei diritti televisivi e di marketing a una società esterna che rigirava il denaro alla Fifa.

L’inchiesta tocca tre continenti e arriva anche nei locali della Concacaf, la Confederazione calcistica di Nord America, America Centrale e Caraibi con sede a Miami. I sospettati avrebbero intascato tangenti per oltre 100 milioni di dollari dagli anni ’90 a oggi in cambio di diritti tv e sponsorizzazioni in America Latina.

In manette finiscono, tra gli altri, Jack Warner, ex vicepresidente Fifa e ‘deus ex machina’ della Concacaf, Jeffrey Webb, vicepresidente Fifa e numero uno della Concacaf fino all’arresto, un altro vicepresidente, Eugenio Figueredo, l’ex presidente della Federcalcio brasiliana, José Maria Marin e Nicolas Leoz, fino al 2013 alla guida della Conmebol.

I 47 capi d’accusa si riferiscono agli ultimi 24 anni di gestione del governo del calcio. Per gli inquirenti, un’organizzazione che ha richiesto in totale 150 milioni di dollari di tangenti.

Nel mirino dell’Fbi anche l’assegnazione dei mondiali del 2010 al Sudafrica – per i quali sarebbe stata pagata una tangente da 10 milioni di dollari – e a Russia e Qatar per il 2018 e il 2022.

È il coinvolgimento del numero due della Fifa, Jerome Valcke, a chiudere l’era Blatter. Il braccio destro del Presidente sarebbe il manager di alto livello della Fifa ad aver autorizzato il trasferimento proprio della tangente ‘sudafricana’ da 10 milioni di dollari al centro dello scandalo.

Per Blatter è la fine della corsa. Forse anche a causa – riporta la stampa americana – delle indagini nei suoi confronti. Il pressing statunitense avrebbe costretto l’ex colonnello svizzero alla resa.

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