Storie dell'altro mondo: piccoli e grandi eventi rimasti all'ombra dei riflettori

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Ogni venerdì la redazione internazionale di euronews seleziona per voi spigolature e notizie che durante la settimana sono rimaste all’ombra dei

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Ogni venerdì la redazione internazionale di euronews seleziona per voi spigolature e notizie che durante la settimana sono rimaste all’ombra dei grandi eventi.

L’Italia di corrotti e furbetti: 4,1 di miliardi di danni allo Stato

Il fatto che in Italia ci siano 8.000 evasori totali e oltre un appalto pubblico su tre sia irregolare, lo scorso anno ha sottratto ai cittadini e alle casse dello Stato 4,1 miliardi di euro. La fotografia scattata dalla Guardia di Finanza nel suo “Rapporto annuale 2014” monetizza con cifre da capogiro il prezzo che il Paese paga per il malcostume di corrotti e furbetti.

Dato allarmante rispetto al passato è soprattutto quello emerso dall’analisi condotta su 220 appalti pubblici. Dal monitoraggio di gare per un valore complessivo di 4,6 miliardi è risultato che oltre una su tre è irregolare. Proporzione a cui corrispondono quindi appalti al di fuori della legge per quasi 1,8 miliardi di euro.

(Tweet picture shows a new road in Sicily, between Palermo and Agrigento, ‘collapsed’ after 8 days since the ribbon cutting ceremony)

23Dicembre2014: Inaugurazione strada Palermo Agrigento. 01Gennaio2015: Crollo. Colpa dell'#Euro, #Europa e #Merkel. pic.twitter.com/RpVkN8Sejj

— BencivengaPFrancesco (@BencivengaPierf) January 4, 2015

Manca invece una quantificazione precisa del danno apportato all’erario dagli 8.000 italiani che nel 2014 risultavano sconosciuti al fisco. La portata può comunque desumersi dal fatto che il numero degli evasori totali è rimasto sostanzialmente invariato rispetto al 2013 e al 2012, quando i redditi sottratti alla tassazione ammontavano, rispettivamente, a 52 miliardi di euro e a 56 miliardi di euro.

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“McRussian’s”: Directors’ Cut

Ciak, si mangia. Ma con i soldi pubblici e in barba agli americani. E’ il progetto autarchico-nazionalista che ha spinto a tentare una conversione dal cinema alla ristorazione rapida due giganti del cinema russo come Nikita Mikhalkov e Andrey Konchalovskiy. Rispettivamente noti al grande pubblico per titoli del calibro di “Sole ingannatore” e “Zio Vanja”, i due registi hanno sottoposto al presidente Putin il progetto di una catena di fast-food dal nome “Mangiamo a casa”, che serva pietanze esclusivamente russe e ambisca a fare concorrenza a McDonalds, proponendo un’alternativa alla ristorazione rapida occidentale.

http://t.co/RzUePnyJsOpic.twitter.com/7djHMxaqNh

— Sergey Elkin (@Sergey_Elkin) 9 Avril 2015

L’iniziativa avanza l’argomento “sociale” del rilancio dell’economia locale e del contrasto alle sanzioni occidentali, per giustificare la richiesta di un finanziamento di quasi un milione di rubli, pari a circa 17,5 milioni di euro. Putin ha girato la proposta alle autorità competenti e pare ci stia pensando.

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L’Islam turco apre alla carta igienica

Il Gran Mufti di Ankara ha detto sì: se non è possibile lavarsi con l’acqua corrente, le regole dell’Islam permettono anche il ricorso alla carta igienica. Il via libera è arrivato attraverso una fatwa del Diyanet, la Direzione affari religiosi, che costituisce la principale autorità islamica sunnita turca. Più in generale il testo ricorda ai fedeli che – affinché una preghiera possa essere recitata correttamente – il corpo, i vestiti e il luogo in cui viene recitata non debbano essere contaminati da tutto ciò che l’Islam considera “sporco”. E’ in questo contesto che la fatwa affronta la questione, specificando che, se non è possibile fare ricorso all’acqua, “nonostante alcune fonti ritengano che la carta non sia adatta come materiale igienico, e che serva per scrivere, non è un problema usare carta igienica”.

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“Abbracciatemi, sono Rom”

A caccia di abbracci per vincere la diffidenza e manifestare contro il razzismo. E’ la singolare iniziativa intrapresa da un uomo di etnia Rom per le vie di Budapest. Con gli occhi bendati, ha brandito un cartello su cui era scritto: “Sono Rom e molti di voi ritengono che per questo sia un criminale. Io mi fido invece di voi. Se anche voi vi fidate di me, abbracciatemi”.

Venti le persone che lo hanno abbracciato in un’ora. Una media di una ogni tre minuti, da cui sarà tuttavia difficile desumere eventuali variazioni nell’atteggiamento della popolazione nei confronti dei Rom. Il copyright dell’iniziativa spetta a un fedele musulmano, che per primo aveva condotto un esperimento simile in Canada e poi affidato la sua esperienza a un video.

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1985: il giorno che gli Wham cambiarono la storia cinese

Trent’anni dopo ancora li ricordano come un terremoto culturale. I concerti che gli Wham tennero nel 1985 a Pechino e Guangzhou restano scolpiti nella storia della Cina e nella memoria di molti suoi dirigenti e cittadini. Se l’Occidente ricorda oggi con il sorriso sulle labbra il sound tipicamente anni ’80 di brani come “Last Christmas” e “Wake Me Up”, a lasciare a bocca aperta la Cina comunista di allora fu anche la ventata di novità apportata da look e stile di George Michael e Andrew Ridgeley.

Distanti anni luce dai codici del regime, capigliature fluenti e completi sgargianti che il duo esibiva colpirono l’immaginario di molti. Visti i proibitivi prezzi dei biglietti, pochi furono pero coloro che riuscirono davvero ad assistere alle due date che l’impresario del gruppo riuscì a concordare con i vertici del regime, imponendosi sull’illustre concorrenza di band come Queen e Rolling Stones. I fortunati che riscirono ad assistervi ne parlano tuttavia ancora oggi come di una ventata rivoluzionaria in arrivo dall’Occidente.

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