Lufthansa ha chiesto agli inquirenti di indagare sulla vicenda di una donna che si è finta parente di una delle 150 vittime dell’Airbus Germanwings
Lufthansa ha chiesto agli inquirenti di indagare sulla vicenda di una donna che si è finta parente di una delle 150 vittime dell’Airbus Germanwings. L’assurda storia è stata raccontata per prima dal quotidiano locale “Halterner Zeitung”. Subito dopo la tragedia, la compagnia di bandiera tedesca ha organizzato un volo con i familiari sul luogo del disastro, nelle Alpi francesi. Per usufruire del collegamento aereo gratuito, la donna si sarebbe fatta passare per la cugina di una delle insegnanti che accompagnava gli studenti del liceo di Haltern, di ritorno da uno scambio culturale a Barcellona. La famiglia della vittima si è detta pronta a ricorrere alle vie legali.
Prosegue, intanto, il dibattito sulla sicurezza aerea e sui controlli medici ai piloti. Alcuni credono opportuno incrementare i test, per certificarne meglio le loro condizioni fisiche e psicologiche.
‘‘Sarebbe meglio effettuare più analisi, in particolare test di funzionalità epatica per monitorare i livelli di grassi e zucchero nel sangue, rilevare danni al fegato e scoprire l’abuso di droga o alcool per poterlo combattere se è in una fase iniziale’‘, dice Hans-Werner Teichmüller, presidente dell’Associazione tedesca dei medici del trasporto aereo.
Il 17 aprile, con una cerimonia funebre nel Duomo di Colonia, la Germania ricorderà le vittime del volo Germanwings. Al rito parteciperanno, tra gli altri, la cancelliera Angela Merkel e rappresentanti di Francia e Spagna.