Imponente manifestazione nella capitale. Presente anche la regina Rania.
Stracolme le strade di Amman, la capitale della Giordania, per la manifestazione in memoria di Mouath al Kassaesbeh, il pilota catturato e ucciso da sedicente “Stato islamico”.
Tra le migliaia di persone che hanno sfilato dopo la preghiera settimanale del venerdì, anche la regina Rania. L’indignazione popolare è palpabile.
euronews ha raccolto la testimonianza di alcuni dei partecipanti:
“Ci vendicheremo per l’uccisione del nostro pilota. L’esercito giordano e i servizi di sicurezza possono colpire quelli dell’Isil nelle loro case”.
“Oggi dobbiamo difendere l’umanità da questi crimini, compiuti da un’organizzazione criminale. Si rende conto, bruciare un uomo in questo modo? Si bruciano gli animali? Gli uccelli? La nostra religione proibisce ciò, l’umanità lo rigetta. Dove sono i diritti umani? Dove sono le organizzazioni internazionali? Dove sono le tre religioni principali?”
“Risponderemo all’Isil in maniera massiccia. I nostri giovani e tutti noi siamo pronti a mobilitarci agli ordini del re. Siamo pronti al sacrificio per Mouath e per il re”.
Abdallah di Giordania ha promesso una lotta senza quartiere al califfato. Dalla popolazione e dalla politica sembra giungere un appoggio incondizionato al sovrano. Le polemiche di qualche giorno fa sull’intervento al fianco della coalizione internazionale contro i jihadisti, sembrano dimenticate
Come conferma l’inviato di euronews, Mohammed Shaikhibrahim: “Oggi la Giordania è diventata uno dei più fieri avversari dell’Isil. La manifestazione di oggi, nella quale hanno sfilato tutte le tribu e i partiti politici, ne è una dimostrazione”.