Il Segretario di Stato americano John Kerry in Ucraina per rispondere alla richiesta di armi, ma a Washington una decisione in questo senso non c'è ancora.

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Di Stefano Cutillo
Il Segretario di Stato americano John Kerry in Ucraina per rispondere alla richiesta di armi, ma a Washington una decisione in questo senso non c'è ancora.

Il Segretario di Stato americano John Kerry è arrivato a Kiev, per rispondere alle sempre più pressanti richieste di armi che arrivano dal Presidente ucraino Petro Poroshenko.

A Washington non c‘è ancora una decisione in questo senso, ma Poroshenko si dice sicuro: “Non ho il minimo dubbio sul fatto che gli Stati Uniti ed i nostri altri partner ci forniranno armi” ha detto il presidente ucraino in conferenza stampa.
“Ne abbiamo bisogno per difenderci e l’Ucraina gode di una reputazione di Paese responsabile ed autorevole ed intenzionato alla pace”.

Washington, per il momento, fornisce all’Ucraina solo materiale non offensivo, come radar e giubbotti antiproiettile, per sostenere Kiev nella lotta ai separatisti russofoni delle regioni orientali ed anche in Ucraina le opinioni sull’opportunità di un maggior coinvolgimento, non sono unanimi.

“Dobbiamo chiedere armi e l’Occidente deve aiutarci. Se i separatisti hanno la meglio su di noi le conseguenze ricadranno anche su altri Paesi” dice un uomo ai nostri microfoni.

“Dovremmo evitare di combattere e chiedere aiuto militare” dissente un ragazza. “Questo rischia di diventare l’inizio della terza guerra mondiale”.

Sul terreno i separatisti filo russi guadagnano posizioni e si continuano a contare i morti, almeno una dozzina nella sola giornata di ieri, in gran parte civili.