Il problema riguarda lavoratori delle zone di confine con Austria e Italia, colpiti dall'imposizione fiscale sia nel Paese in cui lavorano che in quello dove risiedono.
La protesta si è tenuta a Sentilj, in un punto di frontiera con l’Austria, ma riguarda anche tanti sloveni che lavorano in Italia. Si lamentano per una doppia imposizione sui loro redditi, tassati all’origine nei Paesi nei quali vengono prodotti, ma rischiano di esserlo di nuovo in quello di residenza, dato che il governo vuole eliminare gli sgravi fiscali ai frontalieri.
Il trattamento in vigore fino a quest’anno era stato introdotto nel 2009, sostituendo un regime speciale utilizzato tra il 2005 e il 2008, ma la Corte Costituzionale slovena lo ha definito contrario alla legge fondamentale, invitando il governo a intervenire.