Di fronte alla chiusura di Madrid su ogni ipotesi di referendum, il presidente della Catalogna Artur Mas ha presentato un piano in sei punti per arrivare all’agognata indipendenza di questa regione della Spagna.
Davanti a 3.000 persone, si è detto pronto a convocare elezioni anticipate che vedano un fronte unito degli indipendentisti.
“E’ arrivato il momento di usare l’unico strumento a nostra disposizione per ottenere il referendum che ci è stato negato – ha detto Mas – convocherò elezioni anticipate, con l’obiettivo di creare le condizioni per il referendum”.
Alla provocazione non ha reagito il premier spagnolo Mariano Rajoy, atteso sabato a Barcellona per la prima volta dopo la consultazione simbolica del 9 novembre scorso, con la quale Mas ha sfidato il divieto imposto dalla Corte costituzionale. In quell’occasione, si sono espressi a favore dell’indipendenza poco più di due milioni di catalani su oltre sette milioni.
Nelle intenzioni del presidente della Generalitat, se la piattaforma indipendentista ottenesse la maggioranza assoluta dei voti, avrebbe un anno e mezzo di tempo per porre le basi di uno Stato catalano indipendente.