Sochi 2014, gli atleti georgiani partecipano ai giochi invernali

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I giochi olimpici invernali di Sochi prendono il via venerdì. Dopo alcuni dubbi iniziali la Georgia ha deciso di inviare i propri atleti.
Questo nonostante Sochi si trovi a poco meno di cinquanta chilometri dal confine con l’Abcazia che insieme all’Ossezia del Sud rappresentano i territori secessionisti georgiani.

Le relazioni tra la Georgia e la Russia rimangono un tema caldo. La guerra del 2008 ha visto l’esercito georgiano scontrarsi contro le truppe separatiste abcaze e ossete del sud, appoggiate da Mosca che ne ha riconosciuto unilateralmente la l’indipendenza. La decisione è stata deplorata da Unione europea, Nato e Stati Uniti.

L’ex Premier georgiano Bidzina Ivanshvili aveva annunciato il novembre scorso la futura premiership di Irakli Garibashvili. Nomina poi approvata dal Parlamento di Tbilisi subito dopo le elezioni. Durante la sua prima visita a Bruxelles il premier Garibashvili ha parlato delle continue pressioni esercitate da Mosca, e ha chiesto all’Europa di continuare a monitorare la situazione.

Lo stato attuale delle relazioni tra Tbilisi e Mosca sono state al centro dell’intervista realizzata da Euronews con il premier georgiano Garibashvili.

Euronews
La Georgia sta procedendo veramente a una normalizzazione delle relazioni con la Russia?

Irakli Garibashvili
Dalle elezioni parlamentari del 2012 abbiamo cercato di fare del nostro meglio per procedere alla normalizzazione delle relazioni con la Russia. Anche perché ci è stato richiesto dall’Unione europea, dagli Stati Uniti e da altri paesi. Il precedente governo aveva un approccio molto più radicale verso la Russia. Abbiamo cambiato stile. La Russia ha iniziato ad aprire il suo mercato verso i nostri prodotti, come il vino e l’acqua minerale. Abbiamo anche migliorato le nostre relazioni, i contatti tra i cittadini, così come i trasporti. Tutto questo mentre ci troviamo a dover affrontare una serie di provocazioni e di questioni problematiche create dalla Russia lungo il confine con l’Ossezia del Sud, dove Mosca ha piantato 45 chilometri di filo spinato e barriere artificiali che hanno creato non pochi problemi ai nostri cittadini sul territorio,

Euronews
Ha dichiarato recentemente che per la Georgia i territori occupati restano un problema centrale. Crede che la Russia farà qualche concessione in questo senso?

Garibashvili
Questo è il problema principale. Per prima cosa: non abbiamo relazioni diplomatiche con la Russia dal 2008. Dopo la guerra, la parte di territorio occupato è la nostra preoccupazione più grande. Vogliamo poter trovare una soluzione. L’unica al momento è iniziare a mettere fine al processo di occupazione. Sono i nostri territori. E vorremmo poter vivere con i nostri fratelli : gli abcasi e gli osseti del sud e dividere con loro i benefici che verranno in futuro.

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Il suo precedessore, Bidzina Ivanishvili ha dichiarato lo scorso anno gli atleti georgiani sarebbero andati ai giochi olimpici di Sochi. Ma qualche mese fa il governo georgiano ha fatto emergere dubbi al riguardo. Qual è la situazione al momento?

Garibashvili
Abbiamo deciso che gli atleti georgiani parteciperanno ai giochi olpimpici. E’ stata una scelta difficile da prendere perché i giochi di Sochi si tengono vicino al territorio georgiano, vicino ai territori occupat dell’Abcazia. Dal momento che non abbiamo relazioni diplomatiche con la Russia è stato difficile per noi prendere una decisione. Ma l’abbiamo presa e abbiamo scelto di separare lo sport dalla politica. I nostri atleti saranno a Sochi.

Euronews
Lei andrà?

Garibashvili
No, non ci sarà nessun membro del governo. Andranno soltanto gli atleti. Soltanto gli sportivi.

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