Crisi e scandali, la pesante eredità di Ratzinger

Crisi e scandali, la pesante eredità di Ratzinger
Di Euronews
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Sesso e Potere. Il Vaticano vive negli ultimi mesi una delle stagioni più difficili dalla sua fondazione. Gli scandali che si susseguono l’uno all’altro mostrano una Chiesa frammentata e in crisi.
Sono servite a poco le dimissioni del Cardinale scozzese Keith O’Brien, fervente anti omosessuale, accusato di aver rivolto avances ad altri religiosi. O’Brien, che avrebbe dovuto partecipare all’elezione del nuovo Papa, è soltanto l’ultimo di una lunga serie di casi di violenze e segreti che vedono protagonisti uomini di religione. A pesare sul Vaticano anche la vicenda Vatileaks, che ha comportato non soltanto la fuga di documenti, ma soprattutto la rivelazione ai media e alla società dell’esistenza di un’evidente lotta per il potere a San Pietro.
Il tutto mentre in Europa e Stati Uniti rimonta la rabbia per i molti, troppi casi di pedofilia. Ultimo dei quali quello che ha come protagonista indiretto l’arcivescovo emerito di Los Angeles, Roger Mahony, accusato di aver insabbiato le prove di ben 129 casi di violenze perpetrate da prelati su minori della sua diocesi. Mahony dovrebbe comunque prendere parte al Conclave che eleggerà il nuovo Papa. Le famiglie delle vittime, però, non ci stanno e continuano a protestare affinché vengano poste in atto misure a tutela dei minori.
Papa Benedetto XVI lascia dietro di sé una Chiesa più debole, una difficile eredità per il Pontefice che verrà.

Euronews ha intervistato sulla crisi della Chiesa Cattolica il Professore Hans Kung, teologo e autore di moltissimi saggi critici sulla Chiesa.

Euronews:“Le dimissioni del Papa possono essere viste come una conseguenza dello scandalo degli abusi minorili che ha visto come protagonista la Chiesa cattolica in Europa e negli Stati Uniti?”.

Hans Kung:“Sicuramente gli abusi sui minori e poi Vatileaks hanno esercitato una grande pressione su Papa Benedetto XVI”.

Euronews:“La Chiesa Cattolica è in crisi?”.

Hans Kung:“Ovviamente! Ci sono sempre meno preti, le parrocchie vengono lasciate a loro stesse. Assistiamo a un vero e proprio esodo dalla Chiesa. Le nuove generazioni non sono interessate e socializzano poco con i precetti cattolici. I problemi sono moltissimi. Come del resto era già emerso durante il Concilio Vaticano II. Il percorso di modernizzazione avviato da Giovanni XXIII ha mostrato la forte volontà di guardare al futuro. Ora risentiamo, invece, della restaurazione avviata dal papato polacco e ora ripresa da quello tedesco”.

Euronews:“Come va valutato il Pontificato di Benedetto XVI e dove ha condotta la Chiesa?”.

Hans Kung:“Credo l’abbia condotta in un vicolo cieco. Sono sicuro che avesse delle buone intenzioni, lo conosco bene, ma ha fatto arrabbiare protestanti, musulmani, quindi con la reintroduzione della preghiera del Venerdì Santo ha insultato gli ebrei. Ha giudicato male gli indiani d’America, davvero troppi malintesi e fraintendimenti”.

Euronews:“Professor Kung il prossimo Papa sarà europeo o verrà dall’Africa o dall’America Latina?”.

Hans Kung:“Non credo sia molto importante da dove venga, il punto è se sia competente, in grado di guidare la Chiesa fuori dalla gravissima crisi che l’attraversa, se abbia la forza, l’indipendenza e il coraggio di farlo. Credo che sarà molto difficile avere una figura del genere perché tutti i vescovi sono stati nominati durante il pontificato polacco secondo una linea precisa; contro la contraccezione e a favore del celibato. Quindi la domanda è dove riusciranno a trovare qualcuno in grado di ottenere una maggioranza dei 2/3 e guidare la Chiesa fuori dalla crisi”.

Euronews:“Quali sono le riforme su cui si dovrebbe procedere?”.

Hans Küng:“Una riforma importante è quella della Curia. In Vaticano esiste ancora una corte di tipo medioevale, barocca, pre-moderna. C‘è bisogno di creare un centro propulsore per la Chiesa, un centro direzionale efficiente, guidato da uomini possibilmente anche da donne competenti”.

Euronews:“Ci sarà un conflitto tra il nuovo Papa e il Papa dimissionario? E’ inevitabile?”.

Hans Küng:“Temo proprio che Ratzinger sarà un Papa ombra. Non vivrà in monastero, ma in un ex convento, ora riadattato in una magnifica residenza. Sarà ancora chiamato Sua santità, e continuerà a indossare la veste bianca. E’ una situazione molto pericolosa che restringerà la libertà del nuovo Papa. Ratzinger vivrà vicino al Vaticano e manterrà molti contatti importanti”.

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