Danone paga la crisi dei consumi, margini in calo

La crisi morde il potere di acquisto? Se i consumatori stringono la cinghia, anche i produttori di beni di consumo ne pagano il prezzo. E’ il caso di Danone.
Le vendite trimestrali del numero uno al mondo di prodotti lattiero caseari hanno deluso i mercati.
Danone realizza oltre un terzo delle vendite in Europa occidentale. E per questo risente particolarmente della crisi nella zona euro.
Il giro d’affari nel terzo trimestre è risultato inferiore alle attese. Se è in crescita rispetto all’anno precedente è soprattutto grazie ai risultati nei Paesi emergenti, nel Nord America e in Russia.
Le difficoltà economiche in Europa si sono ripercosse soprattutto sui prodotti freschi come lo yogurt, il business principale di Danone. La divisione è calata del 10% in Italia e Spagna, Paesi dove i consumatori hanno preferito rivolgersi a prodotti meno cari.
Per questo Danone ha cominciato ad abbassare i prezzi in Spagna. Il gruppo francese ha comunque confermato gli obiettivi di vendita dell’anno in corso, ma ha annunciato che i margini saranno intaccati dalla crisi.