Il salvataggio spagnolo e lo scetticismo dei mercati

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Di Euronews
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Le cifre sorprendono e convincono poco. Al governo spagnolo che sventola, per le banche del Paese, una situazione più florida di quella ipotizzata dall’Europa, i mercati rispondono con scettica sorpresa. La parola chiave è ricapitalizzatione, su questo concordano tutti. Ma lascia perplessi che la cifra emersa dopo gli stress test sia inferiore della metà rispetto ai 100 miliardi messi a disposizione dall’Eurozona.
“Il dato è la foto esatta della situazione reale e elimina incertezze e dubbi che esistevano sul settore bancario spagnolo. A questo punto, possiamo individuare di quale tipo di assistenza finanziaria hanno bisogno le banche spagnole”.
Nel dettaglio, le cifre per il salvataggio stimate sarebbero all’interno di una forchetta che va dai 51 ai 62 miliardi di euro, a fronte di perdite del sistema bancario spagnolo che si aggirerebbero attorno ai 250 miliardi di euro.
Sarà quindi un’estate torrida per le banche spagnole, la parola salvataggio rimbomba sui giornali e per le strade.
“Hanno distrutto tutto. Hanno speso tutto e li hanno lasciati spendere tutto. immagino che manchino soldi, ma per come stanno gestendo le cose adesso, mi sembra che non serva a molto, anche se arrivano soldi dall’Europa o da chiunque altro”
Le grandi banche, spiega il governo, sono capaci di generare utili. I primi tre gruppi, Santander, Bbva e la Caixa non avranno bisogno di capitale aggiuntivo mentre ci sono altre 7 banche che potranno raccogliere il capitale mancante da soli o con un aiuto pubblico limitato. In ogni caso, ora l’Europa aspetta un piano molto dettagliato dal governo spagnolo.

Per parlare degli ultimi stress test del settore bancario spagnolo, effettuati dai due revisori indipendenti, siamo con Jose Carlos Diez, analista di Intermoney, che ringraziamo di essere qui con noi. Alla fine, le cifre pubblicate si collocano in mezzo fra quelle del Fondo Monetario Internazionale e i 100 miliardi di euro promessi da Bruxelles. Come dobbiamo interpretare la situazione? E quale dovrebbe essere la richiesta di Madrid?

Jose Carlos Diez, Intermoney
In primo luogo, il lavoro è stato fatto da due società indipendenti e questo gli conferisce una forte credibilità. Credo che sia strutturato meglio rispetto a quello svolto dall’Eba, l’autorità bancaria europea lo scorso anno e somigli più a quello fatto per la Fed. Il problema ora è che il rapporto lascia molte zone d’ombra. Immagino che il governo abbia tutte le informazioni necessarie. Ma deve fare un piano, come richiesto da Bruxelles, banca per banca. Deve preparare una mappa dettagliata con un piano concreto in modo che gli investitori possano comprendere le necessità, analizzarle e valutarle.

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Sembra che il governo spagnolo non faccia passi avanti se non sotto la pressione dei suoi alleati europei. Normalmente, la richiesta formale di finanziamento dovrebbe essere fatta il prossimo lunedì. Quali sono le prossime tappe?

Diez
Una volta che il Paese avrà richiesto l’aiuto ufficialmente, l’Eurogruppo e gli altri paesi devono chiedere alla commissione europea di preparare un memorandum e, in questo memorandum, ci saranno tutti i dettagli: le condizioni per l’aiuto, la quantità, il tasso di interesse, la tempistica, se sarà il fondo europeo per la stabilità finanziaria o il meccanismo europeo per la stabilità finanziaria. Come si è detto spesso: il diavolo si annida nei dettagli. Bisogna conoscere il memorandum per sapere se il piano avrà successo.

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Una delle questioni ancora aperte è sapere se si potranno aiutare le banche senza far aumentare il debito dello stato spagnolo. La pressione esercitata sul governo da Angela Merkel sarà stata abbastanza forte?

Diez
Si vedrà. Si dice che la politica sia l’arte del possibile, ma le regole sono abbastanza chiare.
Siamo noi, la Spagna, che chiediamo aiuto e, tramite il fondo per la ristrutturazione delle banche, un organismo pubblico al 100 %. L’altro aspetto è che si parla di cambiare queste regole e, per il futuro, di avere una unione bancaria che possa aiutare direttamente un istituto finanziario. Ma, al momento, le regole dei fondi di stabilità europei dell’Unione non lo permettono.

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Quindi, in questo modo si abbasserà il rischio monetario e gli interessi del debito spagnolo?

Diez
Dipende. La verità è che questi stress test non bastano e il rischio monetario spagnolo ha altri problemi. Si è voluto far credere, a livello europeo e internazionale, che tutte le paure della crisi dell’euro provengono dal sistema bancario spagnolo. Sarebbe fantastico se tutta la crisi dell’euro fosse cosi’ semplice. In Spagna possiamo dire come diceva Guglielmo da Baskerville nel Nome della Rosa di Umberto Eco, che le banche spagnole possono anche fallire ma ciò non guarurà il nostro sistema finanziario. La crisi dell’euro è una crisi molto grave, al centro di una recessione europea molto pesante. Gli indicatori della congiuntura mostrano che anche la Germania è a rischio recessione. La politica economica europea che è stata fatta in Europa ci sta portando direttamente dentro la depressione com‘è stato con Hoover negli anni Trenta. Si vedrà se Angela Merkel e il suo governo si renderanno conto e reagiranno rapidamente per un cambio di direzione. Altrimenti, le prospettive sono molto negative.

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Era Juan Carlos Diez, analista di Intermoney dopo quanto emerso da Madrid. Grazie per averci aiutato a comprendere meglio la situatione.

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