Grecia : impiegati pubblici e pensionati i più colpiti dall'austerità

Grecia : impiegati pubblici e pensionati i più colpiti dall'austerità
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Di Euronews
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I dipendenti del settore pubblico nel vortice della crisi del debito greco: impiegati e pensionati sono le principali vittime delle misure di austerità e dal 2010 protestano contro i provvedimenti a loro sfavore. Nel mirino tutti i settori che dipendono dalla Pubblica Amministrazione con tagli ai salari, agli straordinari, alle festività, a tredicesime e quattordicesime e con la modifica del pensionamento a 50 anni.
Queste le dichiarazioni rilasciate a settembre 2011da Kostas, Presidente del principale sindacato dei lavoratori pubblici (ADEDY): “I lavoratori non possono subire ulteriori restrizioni economiche. Stanno soffrendo da 22 mesi. Il nostro potere di acquisto si è abbassato del 15%. Questo non contribuisce ad uscire dalla crisi, ma a peggiorarla”. Eppure le misure già attuate non sono state ritenute sufficienti dalla Troika che esige una riduzione del numero di impiegati dello Stato. Su una popolazione attiva di 5 milioni di abitanti, la Grecia ha più di 700mila dipendenti pubblici.
Secondo i dati presentati dal governo ad aprile scorso: 636 188 impiegati sono assunti a tempo indeterminato nel settore pubblico.,69 788 hanno contratti di altro tipo
La Grecia si è impegnata a ridurre di 150mila unità i dipendenti della Pubblica Amministrazione, tra il 2012 e il 2015. Ma è anche vero che la Grecia avrà bisogno di impiegati pubblici soprattutto al Ministero delle finanze per far fronte al debito pubblico attraverso la lotta all’evasione fiscale e il recupero delle tasse. A gennaio scorso il governo ha pubblicato la lista dei grandi evasori: l’ammontare della loro frode, pari a circa 15 miliardi di euro, supera il debito accumulato dal Paese fino a marzo, pari a 14 miliardi e mezzo di euro.

Controlli e riforme per uscire dalla crisi

Indipendentemente da ciò che accade nella politica greca, le riforme strutturali dello Stato restano un elemento necessario. Parliamo di questa sfida con Panagiotis Karkatsoulis, un dirigente della Pubblica Amministrazione di Atene e consulente chiave della rappresentanza greca all’Unione europea.

Nial O’Reilly, euronews: “La Grecia pur essendo disposta ad attuare le riforme volute dall’Unione europea, può farlo nei tempi richiesti?”

Panagiotis Karkatsoulis, dirigente Pubblica Amministrazione, Atene: “È qualcosa di molto necessario e non so che cosa accadrà in questo mese, tuttavia, le riforme nel settore pubblico sono necessarie e non si possono attuare cambiamenti in ambito economico o finanziario senza queste riforme”.

Nial O’Reilly, euronews: “Qual è la priorità, secondo lei quale (riforma) dovrebbe avere un impatto immediato? La riforma fiscale?”

Panagiotis Karkatsoulis, dirigente Pubblica Amministrazione, Atene: “Ciò che manca è la strategia che lo Stato, lo Stato greco avrà nel prossimo futuro, diciamo fra uno, due anni. Lo Stato greco è in profonda crisi per quanto riguarda le sue funzioni, il da farsi, sta agendo molto male, con scarsa efficienza e a costi elevati. Dall’altro lato negli ultimi due anni stiamo operando sotto l’accordo con la Toika, non abbiamo visto programmi concreti, nessun progresso su come cambiare la situazione, solo misure qui e lì, una strategia parziale e incompleta e un risultato per ora estremamente scarso”.

Nial O’Reilly, euronews: “Corruzione e inefficienza sono così radicate nel sistema greco che sembrano far parte della cultura, come si fa a cambiare questa cultura?”

Panagiotis Karkatsoulis, dirigente Pubblica Amministrazione, Atene: “Capisco che è una questione culturale il fatto che alcune abitudini si siano sviluppate in alcune aree dove non c‘è controllo o poco controllo legale, perché ciò accada è necessaria una completa politica di controllo e un solido impegno da parte delle forze al governo. Ciò richiede molti sforzi e azioni coordinate”.

Nial O’Reilly, euronews: “Lei è stato recentemente eletto “miglior dipendente pubblico del mondo” da un istituto americano, se ha potuto raggiungere questo riconoscimento c‘è sicuramente una speranza per i suoi connazionali. Mi consenta di farle questa domanda: gli attuali stereotipi sui Greci demoralizzano la popolazione?”

Panagiotis Karkatsoulis, dirigente Pubblica Amministrazione, Atene: “Naturalmente esistono degli stereotipi, più di tipo ideologico. Ma la verità è che ci sono molte persone che stanno cercando di fare del loro meglio nel pubblico servizio e lo Stato è ancora in vita, se posso dirlo, è ancora in piedi, è in funzione grazie al lavoro di questi dipendenti pubblici. D’altro canto capisco che non possiamo parlare di cambiamenti, di trasformazioni se non c‘è il sostegno e l’impegno dei politici e un parlamento che approvi i necessari regolamenti. Da questo punto di vista mi rendo conto che c‘è un problema e prima viene risolta la questione politica – ovvero si nomina un governo in grado di agire – meglio è per l’amministrazione pubblica”.

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