Concluso il rilascio dei 20 ostaggi israeliani ancora in vita detenuti nella Striscia. Si attende la liberazione di oltre 1.900 palestinesi incarcerati in Israele come previsto dall'accordo. Trump è in Israele e poi andrà in Egitto per presenziare all'avvio dell'intesa
Sono stati rilasciati tutti gli ostaggi israeliani detenuti da Hamas nella Striscia di Gaza. I primi sette sono stati consegnati alle squadre della Croce Rossa nel nord di Gaza pochi minuti dopo le 7. Stanno bene e in condizioni di salute apparentemente buone.
Hamas ha consegnato gli altri tredici ancora vivi alla Croce Rossa poco prima delle 10 ora italiana. L'accordo raggiunto tra Israele e Hamas prevedeva lo scambio degli ultimi 20 ostaggi israeliani vivi detenuti a Gaza con 1.966 prigionieri palestinesi, che sono stati fatti salire a bordo di autobus all'esterno dalle carceri israeliane.
Tra loro, 1.716 palestinesi arrestati durante la guerra nella Striscia di Gaza saranno trasferiti all'ospedale Nasser. I 250 palestinesi condannati all'ergastolo in Israele saranno invece trasferiti in Cisgiordania, a Gerusalemme e all'estero.
Entro le prossime 72 ore, sarà costituita una task force internazionale per localizzare i corpi dei 28 ostaggi non recuperati, secondo le autorità israeliane. A Gaza, si prevede che inoltre l'entrate di camion di aiuti delle Nazioni Unite dove centinaia di migliaia di persone sono rimaste per mesi in una condizione di carestia.
Trump in Israele per l'esecuzione dell'accordo
L'Air Force One con a bordo il presidente degli Stati Uniti Donald Trump è atterrato all'aeroporto Ben Gurion di Tel Aviv poco prima delle 9 di lunedì, dove è stato accolto dal premier israeliano Benyamin Netanyahu e dal presidente Isaac Herzog, dall'inviato speciale Usa Steve Witkoff e dal consigliere e genero del presidente Jared Kushner.
Il presidente è alla Knesset, il parlamento israeliano, per tenere un discorso (qui gli aggiornamenti), prima di andare in Egitto per una firma cerimoniale dell'accordo, già firmato dai mediatori nei giorni scorsi. Al vertice egiziano, è prevista anche la presenza del presidente egiziano Abdel Fattah al Sisi e della premier italiana Giorgia Meloni.
Seguite in nostri aggiornamenti in diretta.
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Netanyahu alla Knesset: "Nessuno vuole la pace più di noi, la nostra mano è tesa"
"Nessuno vuole la pace più di noi, la nostra mano è tesa", ha detto il premier israeliano alla Knesset riprendendo il concetto già espresso dalla Casa Bianca per una pace regionale, dopo l'accordo per la tregua a Gaza.
Netanyahu non sarà al vertice di Sharm el-Sheikh
L'ufficio del primo ministro di Israele ha confermato che Netanyahu, che sta parlando alla Knesset a Gerusalemme accanto a Donald Trump, non seguirà il presidente Usa al vertice in Egitto come ipotizzato nelle ultime ore.
Prime Minister Benjamin Netanyahu has been invited by US President @realDonaldTrump to attend today’s conference in Egypt.
— Prime Minister of Israel (@IsraeliPM) October 13, 2025
The Prime Minister thanked President Trump for the invitation but said he will be unable to attend due to time constraints ahead of the start of the holiday
Netanyahu a Trump: "Insieme raggiungeremo questa pace"
"Trump è riuscito a risolvere il problema a Gaza" quello della regione con gli "accordi di Abramo" e la situazione del nucleare iraniano con l'operazione militare contro l'Iran. Lo ha detto Benyamin Netanyahu alla Knesset, dove sta intervenendo.
"Il presidente Trump è il migliore amico di Israele", ha detto il premier israeliano dal podio, mentre il presidente Usa è seduto accanto, in attesa di tenere il proprio discorso. "Insieme raggiungeremo questa pace", ha aggiunto Netanyahu.
Netanyahu prende la parola alla Knesset e ringrazia Trump
È finita la lunga introduzione da parte del presidente della Knesset, Amir Ohana. Ma il premier israeliano Netanyahu ha preso la parola prima di Trump. "Rimarrai nella storia Israele", ha detto Netanyahu ringraziando ancora una volta il presidente Usa.
Egitto, presidente Al-Sisi inizia a ricevere leader a vertice Sharm el-Sheikh
Cominciano ad arrivare i capi di Stato e di governo all'International congress center di Sharm el-Sheikh, ricevuti dal presidente egiziano Abdel Fattah Al Sisi, per la cerimonia degli accordi di pace. Tra i primi il presidente dell'Autorità nazionale palestinese (Anp), Abu Mazen, il premier spagnolo Pedro Sanchez e Tony Blair, l'ex premier inglese designato a far parte del Consiglio di pace per Gaza secondo il piano Trump.
Da programma (provvisorio) l'arrivo del presidente degli Stati Uniti Donald Trump a Sharm El-Sheikh sarebbe previsto alle 13,45 (le 12,45 in Italia), che sembra destinato a slittare. Secondo il programma l'incontro bilaterale tra Al Sisi e il presidente degli Stati Uniti dovrebbe avvenire alle 14. Alle 15 la foto di gruppo dei partecipanti al summit di pace, subito dopo la cerimonia della firma dell'Accordo e l'apertura del summit, con un discorso di Al Sisi e di Trump.
Al vertice partecipa anche Giorgia Meloni, mentre la partecipazione di Benyamin Netanyahu annunciata poco fa a sorpresa è ora messa in dubbio dai media israeliani.
Trump, Casa Bianca: "Non dimenticare il 7 ottobre, a Gaza torni dignità e sviluppo"
In attesa del discorso del presidente degli Usa al parlamento di Israele, guardiamo altri estratti del suo intervento anticipati dalla Casa Bianca.
"La crudeltà del 7 ottobre ha colpito al cuore l'umanità stessa. Gli Stati Uniti d'America hanno pianto insieme a voi e hanno pianto i propri cittadini che sono stati uccisi in modo così brutale. A tutte le famiglie le cui vite sono state cambiate per sempre dalle atrocità di quel giorno e a tutto il popolo di Israele, sappiate che l'America si unisce a voi in questi due voti eterni: Non dimenticare mai e mai più", si legge nel testo.
"L'attenzione su Gaza deve concentrarsi interamente sul ripristino dei fondamenti della stabilità, della sicurezza, della dignità e dello sviluppo economico, affinché possano finalmente avere la vita migliore che i loro figli meritano", proseguirà Trump secondo la Casa Bianca.
Si è appreso nel frattempo che i consiglieri del presidente, Witkoff e Kushner, hanno incontrato uno dei capi dell'Ufficio politico di Hamas, Khalil al-Khaya, a Sharm El-Sheikh per suggellare il rilascio degli ostaggi e l'accordo di cessate il fuoco. Lo riporta l'emittente Channel 12, l'incontro è avvenuto mercoledì scorso in un hotel della città sul Mar Rosso
Ovazione per Trump alla Knesset
Trump ha ricevuto un'ovazione da stadio da parte della Knesset.
Saul Loeb/Pool via AP
Lunghi applausi per tutti i mediatori dell'accordo di tregua
Il parlamento israeliano, riunito in seduta plenaria, sta omaggiando con lunghi applausi tutti i funzionari di Israele e Stati Uniti coinvolti nell'accordo per la tregua e la liberazione degli ostaggi. Dopo Trump, sono seguiti lunghi applausi per il segretario di Stato Usa, Marco Rubio, per l'inviato per il Medio Oriente, Steve Witkoff, e poi per i negoziatori israeliani, da Ron Dermer all'ex generale Gal Hirsh.
Trump entra alla Knesset per il suo discorso
Trump arriva nell'aula Knesset per il suo discorso, accolto da un lunghissimo applauso
Casa Bianca anticipa discorso di Trump: "È il momento di tradurre in pace le vittorie di Israele contro i terroristi"
Secondo alcuni estratti diffusi dalla Casa Bianca, Trump insisterà sul fatto che "Israele ha ottenuto tutto ciò che poteva ottenere con la forza delle armi" e che "è giunto il momento di tradurre queste vittorie contro i terroristi sul campo di battaglia nel premio finale della pace e della prosperità".
In un gesto rivolto all'Iran, che all'inizio di quest'anno ha combattuto una breve guerra con Israele, Trump secondo la Casa Bianca dichiarerà che "la mano dell'amicizia e della cooperazione è sempre aperta"
Trump incontra famiglie degli ostaggi alla Knesset prima del discorso
Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, e il primo ministro di Israele, Benyamin Netanyahu, hanno incontrato le famiglie degli ostaggi e gli ex prigionieri alla Knesset, il parlamento israeliano.
Un'immagine pubblicata dal Times of Israel mostra l'incontro.
Bus di prigionieri palestinesi verso Cisgiordania e Gaza, liberate decine di condannati all'ergastolo
Le autorità israeliane hanno rilasciato 88 detenuti palestinesi condannati all'ergastolo dalla prigione di Ofer, a ovest di Ramallah, in Cisgiordania, nell'ambito della prima fase dell'accordo tra Israele e Hamas, secondo l'agenzia di stampa palestinese Wafa.
Bus scortati dai mezzi della Croce Rossa sono arrivati a Ramallah, altri sono attesi a Khan Younis nella Striscia di Gaza.
L'accordo raggiunto la settimana scorsa prevede in cambio dei 20 ostaggi rilasciati stamane e dei 28 corpi la cui restituzione è prevista nelle prossime ore, la liberazione di 250 detenuti palestinesi condannati all'ergastolo: 88 da Ofer e 162 dalla prigione Ketziot, nel Negev. L'intesa prevede anche il rilascio di 1.718 detenuti palestinesi arrestati dopo il 7 ottobre 2023.
Inizia liberazione dei prigionieri palestinesi in Israele
L'emittente qatarina Al-Jaazera riporta che due autobus con prigionieri palestinesi e veicoli della Croce Rossa internazionale hanno lasciato il carcere israeliano di Ofer. Dovrebbe essere l'inizio del rilascio dei quasi 2mila prigionieri palestinesi che verranno scambiati con gli ostaggi israeliani liberati oggi secondo l'accordo tra Israele e Hamas.
Solo una parte dei prigionieri palestinesi tornerà a Gerusalemme Est e in Cisgiordania. Gli altri saranno inviati a Gaza o esiliati.
Forse anche Netanyahu a Sharm con Trump
Media israeliani riportano che il premier Benyamin Netanyahu potrebbe andare in Egitto, a Sharm el-Sheik insieme a Donald Trump per la firma al massimo livello degli accordi tra Israele e Hamas. All'evento ci sarà anche il presidente egiziano, Al-Sisi, e tra gli altri quello dell'Autorità nazionale palestinese, Mahmoud Abbas, e la premier italiana, Giorgia Meloni.
Trump: "Hamas rispetterà il cessate il fuoco", attesa per discorso alla Knesset
Si attende ancora l'inizio dell'intervento di Donald Trump alla Knesset, il parlamento di Israele a Gerusalemme.
Alla domanda dei media su cosa succederà a Hamas se non rispetterà il cessate-il-fuoco, il presidente Usa ha risposto che "lo rispetteranno". Trump ha anche ribadito che questa "è la fine della guerra" e che gli israeliani rilasciati dalla prigionia a Gaza "saranno felici e avranno una vita fantastica"
(Evelyn Hockstein/Pool via AP)
Italia, Meloni: "Giornata storica, ora consolidare il cessate il fuoco"
"Oggi è una giornata storica. Gli ostaggi sono stati liberati: un risultato straordinario, frutto della determinazione della diplomazia internazionale e dell'attuazione della prima parte del Piano di pace del Presidente americano Donald Trump", ha dichiarato Giorgia Meloni lunedì su X.
"La pace si costruisce con i fatti con con le parole" ha proseguito la premier italiana che sarà presente a Sharm El-Sheikh alla firma cerimoniale degli accordi di tregua tra Israele e Hamas, "ora è il momento di consolidare il cessate il fuoco a Gaza".
"Tutto è ancora molto incerto: il compito che spetta a tutti noi, ai governi e ai popoli dell’Europa assieme ai nostri amici del mondo arabo, è quello di consolidare e costruire giorno dopo giorno le condizioni perché la pace resista e si rafforzi. L’Italia contribuirà a far sì che il progetto dei '2 popoli 2 Stati' non rimanga uno slogan vuoto", ha aggiunto il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, sempre su X.
Oggi è una giornata storica. Gli ostaggi sono stati liberati: un risultato straordinario, frutto della determinazione della diplomazia internazionale e dell’attuazione della prima parte del Piano di pace del Presidente americano Donald Trump.
— Giorgia Meloni (@GiorgiaMeloni) October 13, 2025
Ora si apre una nuova fase:… pic.twitter.com/JLSKrosl0e
L'abbraccio dei fratelli Berman dopo il rilascio
I gemelli Ziv e Gali Berman si abbracciano dopo il loro rilascio ed essere rimasti separati per gran parte degli oltre due anni trascorsi a Gaza. I fratelli gemelli di 28 anni erano stati rapiti dalla loro casa nel kibbutz Kfar-Aza durante l'attacco del 7 ottobre. La foto è stata diffusa dall'esercito israeliano
Israele, grazie di Herzog e delle famiglie degli ostaggi a Trump
Stanno tornando a casa dopo i controlli sanitari di protocollo i 20 ostaggi rilasciati oggi da Hamas a Gaza. Una folla di circa centomila persone si è riunita a Tel Aviv, nella piazza ribattezzata Piazza degli Ostaggi, per seguire sui maxi schermi ogni fase del rilascio. Da loro e dal presidente israeliano Herzog il ringraziamento a Donald Trump, arrivato alla Knesset di Gerusalemme per un discorso. "Grazie per tutto quello che avete fatto per riportare a casa i nostri ostaggi e per il vostro impegno per un futuro migliore di pace nella nostra regione! Dio benedica Israele! Dio benedica l'America", ha dichiarato Herzog
Ostaggi morti saranno riconsegnati nel pomeriggio
Inizierà nel pomeriggio la restituzione dei corpi dei 28 ostaggi israeliani morti durante la prigionia a Gaza. Lo hanno riferito fonti palestinesi all'emittente israeliana Kan. Le salme saranno consegnate alla Croce rossa internazionale.
La lista degli ostaggi liberati: chi sono
Finisce dopo oltre due anni la prigionia degli ultimi ostaggi ancora a Gaza. Altri 28 deceduti dovranno essere restituiti nelle prossime ore. La maggior parte delle 251 persone prese in ostaggio da Hamas il 7 ottobre 2023 era stata liberata, tanti ormai senza vita, nelle due precedenti tregue.
Chi sono gli ostaggi rilasciati oggi:
- Matan Angrest, 22 anni (soldato)
- Gali Berman, 28 anni, del kibbutz Kfar Aza
- Ziv Berman, 28 anni, del kibbutz Kfar Aza
- Elkana Bohbot, 36 anni, catturato al Nova Festival
- Rom Braslavski, 21 anni, catturato al Nova Festival
- Nimrod Cohen, 21 anni (soldato)
- David Cunio, 35 anni del kibbutz Nir Oz
- Ariel Cunio, 28 anni del kibbutz Nir Oz
- Evyatar David, 24 anni
- Guy Gilboa Dalal, 24 anni
- Maxim Herkin, 37 anni
- Eitan Horn, 39 anni
- Segev Kalfon, 27 anni, catturato al Nova Festival
- Bar Kuperstein, 23 anni (soldato)
- Omri Miran, 48 anni del kibbutz Nahal Oz
- Yosef-Chaim Ohana
- Alon Ohel,
- Avinatan Or
- Matan Zangauker
- Eitan Abraham Mor
I loro profili nell'articolo che abbiamo pubblicato ieri

Chi sono gli ostaggi che Israele ritiene ancora vivi
Hamas deve rilasciare i 48 ostaggi ancora detenuti a Gaza, la maggior parte dei quali rapiti durante l’attacco del 7 ottobre 2023 contro Israele. Si ritiene ch…
Macron in Egitto: "È il giorno della consacrazione della tregua"
"Questo giorno è innanzitutto il giorno della liberazione degli ostaggi", ha detto il presidente francese Emmanuel Macron dopo il suo arrivo in Egitto per il "vertice di pace" su Gaza. "Condivido la gioia e le emozioni di tante famiglie che ritroveranno i loro figli. Oggi è innanzitutto il giorno della liberazione degli ostaggi. Ed è anche la consacrazione della tregua".
Gaza, rilasciati gli altri 13 ostaggi ancora vivi
Hamas ha rilasciato gli altri 13 ostaggi ancora detenuti a Gaza, gli unici in vita. Sono stati consegnati alla Croce Rossa nell'area di Khan Younis.
Trump a Gerusalemme: l'accordo su Gaza "la cosa più importante in cui io sia mai stato coinvolto"
Donald Trump si sta recando al Parlamento israeliano, la Knesset, a Gerusalemme insieme al primo ministro israeliano, Benyamin Netanyahu. Il presidente degli Stati Uniti terrà un discorso in aula sul piano di cessate il fuoco e rilascio degli ostaggi che ha personalmente mediato.
Sull'Air Force One Trump ha dichiarato ai media che l'accordo su Gaza “potrebbe essere la cosa più importante in cui io sia mai stato coinvolto”. Dopo gli impegni in Israele, il presidente proseguirà Sharm el-Sheikh, in Egitto, per una cerimonia in cui firmerà l'accordo.
A minuti il rilascio del resto degli ostaggi, von der Leyen: "Ue fornirà supporto a governance Gaza"
"L'Europa sostiene pienamente il piano di pace mediato da Stati Uniti, Qatar, Egitto e Turchia. La finalizzazione dell'accordo che pone fine alla guerra oggi a Sharm el-Sheikh sarà una pietra miliare storica. Siamo pronti a contribuire al suo successo con tutti gli strumenti a nostra disposizione".
Lo ha scritto su X la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, sottolineando che Bruxelles "fornirà supporto alla governance e alla riforma dell'Autorità Palestinese: saremo una forza attiva all'interno del Gruppo dei donatori palestinesi e forniremo finanziamenti Ue per la ricostruzione della Striscia".
Le parole di von der Leyen arrivano mentre è in corso il rilascio degli ostaggi israeliani a Gaza in cambio della liberazione di prigionieri palestinesi.