Fonti governative egiziane hanno dichiarato che Trump sarà ricevuto nella città rossa di Sharm el-Sheikh dal presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi per partecipare alla cerimonia di firma insieme agli altri garanti dell'accordo di pace a Gaza
Grande attesa per la cerimonia di firma dell'accordo di pace a Gaza organizzata a Sharm el-Sheikh in Egitto e che potrebbe segnare la fine di due anni di sanguinosa guerra tra Israele e Hamas. Alla cerimonia sarà presente il presidente degli Stati Uniti Donald Trump, impegnato in un breve tour in Medio Oriente.
Durante il viaggio, Trump dovrebbe visitare prima Israele, dove è previsto un incontro con il primo ministro Benjamin Netanyahu e un discorso alla Knesset, il parlamento israeliano.
Secondo i media israeliani, Trump probabilmente incontrerà le famiglie degli ostaggi, mentre i media egiziani riferiscono che sono in corso i preparativi per accogliere Trump lunedì.
Il viaggio del presidente degli Stati Uniti in Medio Oriente segue l'annuncio di giovedì che Israele e Hamas hanno raggiunto un accordo per la prima fase del cessate il fuoco a Gaza.
L'accordo è stato reso pubblico dopo lunghi negoziati nella città turistica egiziana di Sharm el-Sheikh, dove il genero di Trump, Jared Kushner, insieme a mediatori del Qatar e dell'Egitto e all'inviato speciale degli Stati Uniti per il Medio Oriente Steve Witkoff, ha spinto le due parti a un cessate il fuoco.
Preparativi in corso per il vertice in Egitto
Secondo fonti governative egiziane, Trump sarà ricevuto nella città rossa di Sharm el-Sheikh dal presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi per partecipare a una cerimonia di firma insieme agli altri garanti dell'accordo di pace per Gaza.
In un comunicato diffuso dal governo egiziano è emerso che il ministro degli Esteri Badr Abdelatty e il Segretario di Stato americano Marco Rubio hanno discusso i preparativi per il vertice di Sharm El-Sheikh in una telefonata.
Le due parti hanno esaminato gli ultimi sviluppi regionali, gli sforzi in corso per porre fine alla guerra di Gaza e l'attuazione della prima fase dell'accordo di cessate il fuoco recentemente annunciato.
Nella nota si legge che "l'accordo dà speranza alla popolazione della regione, in particolare a quella palestinese". Il ministro degli Esteri egiziano ha sottolineato l'importanza dell'attuazione dell'accordo sul campo sia nella prima che nella seconda fase.
Il Segretario di Stato americano Marco Rubio ha descritto l'imminente vertice di Sharm El-Sheikh come un evento storico unico, si legge nel comunicato egiziano.
I leader regionali e dell'UE parteciperanno al vertice
Nel frattempo, i leader o i ministri degli Esteri di Germania, Spagna, Francia, Regno Unito, Italia, Qatar, Emirati Arabi Uniti, Giordania, Turchia, Arabia Saudita, Pakistan e Indonesia dovrebbero partecipare al vertice in Egitto la prossima settimana.
Il ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani, ha dichiarato ai giornalisti a margine di un incontro a Firenze che la premier Giorgia Meloni è stata invitata al vertice.
In Germania, i media hanno riportato sabato che il cancelliere Friedrich Merz ha "accettato con gratitudine" l'invito a partecipare al vertice previsto per lunedì. Merz ha parlato al telefono con il presidente egiziano al-Sisi venerdì, ringraziandolo per la sua "mediazione per porre fine alla guerra a Gaza" ed elogiando il suo ruolo di padrone di casa dei negoziati di pace, secondo quanto riferito dal portavoce del governo Stefan Kornelius.
In Spagna, l'emittente nazionale ha riferito che il primo ministro Pedro Sánchez parteciperà lunedì alla cerimonia di firma dell'accordo per porre fine alla guerra a Gaza,
Altri leader europei, come quelli di Francia e Regno Unito, dovrebbero partecipare alla cerimonia del trattato di pace in qualità di potenze governanti, mentre non è ancora chiaro se il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu parteciperà.
Trump fiducioso sulla tenuta del piano di pace
Sebbene permanga l'incertezza su alcuni degli aspetti più spinosi del trattato di pace, venerdì Trump si è detto fiducioso sulla tenuta del cessate il fuoco tra Israele e Hamas.
Secondo il piano di Trump, Israele continuerebbe ad avere una presenza militare aperta a Gaza lungo il confine israeliano, mentre una forza internazionale, composta in gran parte da truppe di Paesi arabi e musulmani, sarebbe responsabile della sicurezza all'interno di Gaza, mentre gli Stati Uniti guiderebbero un massiccio sforzo di ricostruzione finanziato a livello internazionale nell'enclave devastata dalla guerra.
Gli analisti si aspettano che il vertice, con il suo sostegno internazionale, aggiunga ulteriore slancio e porti chiarezza finale all'accordo di pace, specialmente con gli impegnativi accordi sulla sicurezza postbellica, sulla governance e sulla ricostruzione ancora in sospeso.