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Cometa interstellare 3I/ATLAS raggiunge il punto più vicino alla Terra venerdì: cosa sapere

Il telescopio spaziale Hubble NASA/ESA ha ripreso la cometa interstellare 3I/ATLAS il 30 novembre, a circa 286 milioni di km dalla Terra.
Il telescopio spaziale Hubble della NASA e dell'ESA ha ripreso la cometa interstellare 3I/ATLAS il 30 novembre. In quel momento era a circa 286 milioni di km dalla Terra. Diritti d'autore  NASA, ESA, STScI, D. Jewitt (UCLA). Image Processing: J. DePasquale (STScI)
Diritti d'autore NASA, ESA, STScI, D. Jewitt (UCLA). Image Processing: J. DePasquale (STScI)
Di Anca Ulea
Pubblicato il
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La cometa interstellare 3I/ATLAS sarà alla minima distanza dalla Terra il 19 dicembre. Gli astronomi potranno osservarla prima che lasci per sempre il sistema solare.

La cometa interstellare 3I/ATLAS, che ha conquistato l’immaginazione in tutto il mondo, raggiungerà il punto di massimo avvicinamento alla Terra venerdì 19 dicembre, offrendo agli astronomi una breve finestra per osservare il raro visitatore proveniente da un’altra galassia.

Terzo oggetto interstellare confermato in assoluto, 3I/ATLAS non si avvicinerà oltre 269 milioni di chilometri dalla Terra, quasi il doppio della distanza media tra la Terra e il Sole, secondo l’Agenzia Spaziale Europea (ESA).

Gli scienziati affermano che non rappresenta alcun pericolo né per la Terra né per gli altri pianeti mentre attraversa la parte interna del Sistema Solare.

Avvistata per la prima volta il 1 luglio dal telescopio Asteroid Terrestrial-impact Last Alert System (ATLAS) a Río Hurtado, in Cile, le caratteristiche insolite e la traiettoria della cometa hanno alimentato un’ondata di speculazioni online e dato origine a diverse teorie, tra cui quella secondo cui sarebbe stata inviata dagli alieni.

Cosa sperano di osservare gli astronomi dalla cometa interstellare 3I/ATLAS?

Le comete interstellari sono rarissime. Veri corpi estranei alla nostra galassia, portano indizi su come si formano i mondi ben oltre i confini del nostro Sistema Solare.

Osservarne una da così vicino è un’occasione preziosa per studiare la sua chioma, l’alone luminoso di gas e polveri che si libera quando la cometa viene riscaldata dal Sole.

Questo può offrire nuove informazioni su come si formano comete e pianeti attorno ad altre stelle nell’Universo.

Gli scienziati hanno già ottenuto immagini senza precedenti di 3I/ATLAS usando telescopi da terra, incluso il telescopio a raggi X XMM-Newton dell’ESA.

Immagini a raggi X di 3I/ATLAS riprese dall’osservatorio spaziale a raggi X XMM-Newton dell’Agenzia Spaziale Europea (a sinistra) e dal telescopio a raggi X a bassa energia Xtend di XRISM (a destra).
Immagini a raggi X di 3I/ATLAS riprese dall’osservatorio spaziale a raggi X XMM-Newton dell’Agenzia Spaziale Europea (a sinistra) e dal telescopio a raggi X a bassa energia Xtend di XRISM (a destra). ESA/XMM-Newton/C. Lisse, S. Cabot & the XMM ISO Team / JAXA

Le prime immagini di una cometa interstellare osservata in luce X hanno rivelato un bagliore diffuso di raggi X attorno al nucleo. Hanno chiarito un mistero di lunga data: le comete interstellari brillano nei raggi X come quelle del nostro Sistema Solare.

Come osservare e seguire 3I/ATLAS nel passaggio vicino alla Terra?

Per gli appassionati di astronomia, purtroppo la traiettoria di 3I/ATLAS è ancora troppo lontana dalla Terra per essere vista a occhio nudo.

La buona notizia è che al massimo avvicinamento 3I/ATLAS si potrà osservare nel cielo prima dell’alba, anche con un piccolo telescopio. Secondo la NASA resterà visibile fino alla primavera del 2026 e apparirà come una stella leggermente più brillante.

Si può vedere la posizione esatta di 3I/ATLAS in tempo reale sulla mappa interattiva dell’ESA.

Si può anche seguire l’avvicinamento di 3I/ATLAS online in una diretta gratuita ospitata dal Virtual Telescope Project. Se il meteo lo consente, la diretta inizierà alle 5 CET (04:00 UTC) il 19 dicembre.

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