La cantante in passato aveva denunciato i pericoli dei deepfake e i rischi che l'IA possa sostituirsi alla creatività umana e ridurre le opportunità lavorative
Taylor Swift è stata accusata di aver utilizzato l'intelligenza artificiale (AI) per promuovere il suo nuovo album "The Life of a Showgirl".
L'artista ha realizzato una campagna di marketing in stile "caccia al tesoro". I fan dovevano trovare dodici porte arancioni in dodici città del mondo. Una volta lì, i partecipanti potevano scansionare dei codici QR.
I codici sbloccavano brevi video, che però sembravano creati dall'AI.
Perché i video promozionali di Taylor Swift sembrano creati dall'AI
In un caso si vede un bar in stile Art Nouveau, con un quadro incorniciato alla parete che mostra una rappresentazione sfocata di una casa, tratto tipico dei contenuti creati con l'intelligenza artificiale.
Si vede anche un libro su cui però non ci sono lettere stampate, e il dito medio del barista si confonde con un tovagliolo arancione poggiato sul bancone.
Un codice QR a Barcellona ha portato i fan a un video di una palestra in un grattacielo con pesi e maniglie storti.
L'uso dell'AI nei video non è una novità: OpenAI ha lanciato l'anno scorso il suo generatore video "Sora".
La settimana scorsa, l'azienda ha annunciato il lancio di una piattaforma social che consentirà agli utenti di condividere i propri video generati con l'AI.
I fan accusano Taylor Swift di ipocrisia per l'uso dell'AI
Molti utenti online e fan di Swift però si sono detti delusi. La cantante infatti in passato aveva parlato apertamente dei pericoli dei deepfake e del rischio che l'AI possa sostituire il lavoro e la creatività umana.
“Per una persona che ha sempre sottolineato quanto gli artisti non vengano pagati in modo adeguato, per quasi tutta la sua carriera, questo è davvero fuori luogo,” ha scritto un utente su Reddit.
"Nooooo, anche Taylor no", ha commentato un altro. "È troppo ricca per fare una cosa del genere."
L’anno scorso, su X erano circolate immagini generate con l’AI che mostravano Taylor Swift mentre sosteneva la campagna elettorale di Donald Trump.
“Ha davvero alimentato le mie paure riguardo all'AI e ai pericoli della disinformazione,” aveva scritto Swift in un post su Instagram all'epoca.
La cantante non ha né confermato né smentito che i video usati per la promozione dell’album siano stati effettivamente creati con l'AI.
Gli editori accusano le società di AI di violazione di copyright
Le polemiche arrivano proprio mentre la società di AI, Anthropic, ha perso lunedì scorso la richiesta di archiviazione di una causa per violazione di copyright intentata da alcuni editori musicali che la accusano di aver usato senza consenso i testi delle loro canzoni durante la formazione dei suoi modelli di intelligenza artificiale.
Esistono inoltre numerose altre cause in corso tra artisti e grandi aziende tecnologiche come OpenAI, Meta e Microsoft, riguardanti l'uso non autorizzato di opere protette da copyright nell'addestramento dei modelli di AI.