L'autorità di regolamentazione della privacy nei Paesi Bassi ha invitato il governo olandese a condannare la richiesta di Israele alle organizzazioni umanitarie che vogliono operare nei territori palestinesi, di fornire informazioni anche di carattere personale sui dipendenti: "Contrario a leggi Ue"
L'autorità olandese per la protezione dei dati ha invitato il governo dei Paesi Bassi a condannare i nuovi requisiti voluti da Israele sulla privacy per le organizzazioni umanitarie che vogliono lavorare nei territori palestinesi, sostenendo che violano le norme dell'Ue sulla protezione dei dati.
In una dichiarazione pubblicata mercoledì, l'Autorità olandese per la protezione dei dati (Ap) ha affermato che a partire da settembre il governo israeliano richiede che tutte le organizzazioni che forniscono aiuti debbano completare una registrazione completa che include la fornitura di dati personali sui dipendenti, i loro genitori e i loro figli.
L'Ap è stata invitata a esaminare la questione da un gruppo di aiuto senza nome.
Cosa chiede Israele alle organizzazioni umanitarie che vogliono operare nei territori palestinesi
Le organizzazioni umanitarie devono anche fornire i nomi dei donatori, comprese le "informazioni di base" su queste persone e gli importi esatti che hanno donato all'organizzazione umanitaria. Non è chiaro cosa rientri esattamente nelle informazioni di base", ha dichiarato l'Ap, aggiungendo che queste informazioni saranno probabilmente utilizzate per lo screening e la profilazione.
Il garante per la privacy ha ora invitato il governo olandese a protestare formalmente contro questo provvedimento.
"Sulla base delle informazioni disponibili, l'Ap conclude che l'organizzazione umanitaria non ha un motivo valido per fornire i dati personali richiesti a Israele. Inoltre, non sarebbe chiaro all'organizzazione umanitaria che fine faranno i dati personali dopo che l'organizzazione li avrà consegnati a Israele", si legge nella dichiarazione.
L'Ap ha affermato che ciò porrebbe le organizzazioni di fronte al dilemma di scegliere se difendere i diritti dei propri dipendenti o continuare a svolgere il proprio lavoro a Gaza. Il garante ha chiesto al ministero degli Affari esteri olandese di discutere la questione con la Commissione europea, poiché la registrazione potrebbe riguardare anche altre organizzazioni umanitarie europee.
Inoltre, l'Ap discuterà con le sue controparti europee il rapporto con l'accordo sul trasferimento dei dati, o decisione di adeguatezza, che la Commissione europea ha con Israele. Tale accordo stabilisce che la protezione dei dati personali in Israele è dello stesso livello di quella dell'Unione Europea.
La Commissione ha contattato il regolatore della privacy israeliano per esprimersi anche contro gli obblighi.