Jonny Kim, Sergey Ryzhikov e Alexey Zubritskye sono decollati martedì mattina dal cosmodromo di Baikonur, in Kazakistan, a bordo di una navetta russa Soyuz. L'attracco alla Stazione spaziale internazionale circa tre ore dopo: rimarranno in orbita per otto mesi
Un astronauta statunitense e due russi hanno raggiunto martedì la Stazione Spaziale Internazionale (Iss), a bordo di una navetta Soyuz decollata dal Kazakistan.
La Soyuz MS-27 è partita martedì mattina alle 7:47 dal cosmodromo di Baikonur, che è gestito dall'agenzia spaziale russa, Roscosmos. La Nasa ha confermato l'attracco alla Iss circa tre ore dopo.
Il Cremlino che ha salutato la missione di Jonny Kim, Sergey Ryzhikov e Alexey Zubritsky, che durerà otto mesi, come un momento da ricordare per cooperazione spaziale tra Washington e Mosca, che celebra anche i cinquant'anni delle missioni congiunte Apollo-Soyuz.
"La cooperazione tra Russia e Stati Uniti nell'industria spaziale continua oggi", ha postato sul suo canale Telegram l'inviato presidenziale russo per gli investimenti, Kirill Dmitriev, in un momento di disgelo tra i due Paesi.
Dmitriev è nella delegazione russa che sta incontrando gli inviati di Washington per negoziare una soluzione alla guerra in Ucraina e ristabilire piene relazioni bilaterali tra Federazione Russa e Stati Uniti.
Secondo la Nasa Kim - che è comandante di corvetta della Marina, aviatore e chirurgo di volo - condurrà esperimenti scientifici per preparare gli equipaggio alle future missioni spaziali, incluso il ritorno sulla Luna nell'ambito del progetto Artemis.
Kim, Ryzhikov e Zubritsky si uniscono agli astronauti già in orbita: Don Pettit, Anne McClain e Nichole Ayers della Nasa, il giapponese Takuya Onishi della Japan Aerospace Exploration Agency, i cosmonauti russi Alexey Ovchinin, Ivan Vagner e Kirill Peskov.
La Soyuz Ms-27 rimarrà attraccata alla stazione insieme con altre navette.