L'ultimo test di volo di Starship si conclude con un'altra esplosione dopo il tentativo dello scorso gennaio
Secondo fallimento consecutivo quest’anno del programma di Elon Musk per i voli su Marte. La capsula Starship di SpaceX è esplosa in volo circa 9 minuti e 30 secondi dopo il decollo dalle strutture di Boca Chica, in Texas, come già avvenuto nel test di gennaio.
L'esplosione ha provocato una pioggia di detriti. SpaceX ha affermato che non ci sono materiali tossici tra i residui.
L'agenzia statunitense di regolamentazione del volo, la FAA, ha bloccato il traffico aereo in alcune parti della Florida. Ha inoltre ordinato a SpaceX di condurre, come già avvenuto a gennaio, un'indagine sul nuovo incidente. La società ha confermato su X che il veicolo aveva subito un "disassemblaggio rapido non programmato".
"Faremo un'analisi dei dati del test di volo per capire la causa dell'esplosione - si legge in una nota dell'azienda di Elon Musk - questo volo offrirà ulteriori lezioni per migliorare l’affidabilità di Starship".
Si tratta dell’ottavo test di volo. L'obiettivo era quello di fare quasi un’orbita completa attorno alla Terra e rientrare sopra l’Oceano Indiano per un ammaraggio.
La Nasa ha prenotato la Starship per far atterrare i suoi astronauti sulla Luna nel corso di questo decennio. Musk punta a Marte sempre con Starship, il razzo più grande e potente del mondo.