La navicella, destinata ai futuri viaggi su Marte, è stata fatta esplodere causa mancata separazione dal primo stadio del lanciatore
Un successo a metà quello di Starship, la navicella di SpaceX destinata ai futuri viaggi su Marte, che è stata fatta esplodere in volo per ragioni di sicurezza poco dopo il decollo.
Pare, infatti, che gli ingegneri dell'azienda, che hanno comunque affermato di considerare il test un successo, fossero preoccupati per l'incontrollabilità causata dalla mancata separazione dal primo stadio del lanciatore.
Il capo di SpaceX, il miliardario Elon Musk, si è congratulato con il team a seguito del primo decollo del razzo, il più grande al mondo, promettendo un nuovo test entro pochi mesi.
Si è trattato del secondo tentativo di SpaceX di testare Starship: qualche giorno fa, il decollo era stato momentaneamente accantonato dopo che i tecnici avevano scoperto che una valvola di pressurizzazione era congelata.
Pensavo fosse amore...
Una volta avviato il lancio, i motori del razzo Super Heavy si sono accesi, ma la navicella non è riuscita a separarsi dallo stadio superiore del lanciatore.
Da qui, onde evitare problemi in fase di rientro, la repentina decisione di farla saltare in aria.
Il lancio è avvenuto dalla base della SpaceX situata in Texas, nella fattispecie a Boca Chica.