Economici ed ecologici: perché i traghetti elettrici sono il futuro della navigazione

In collaborazione con The European Commission
Economici ed ecologici: perché i traghetti elettrici sono il futuro della navigazione
Di Cyril Fourneris
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Due chiacchiere con la coordinatrice del progetto E-Ferry, che in Danimarca ha costruito il più grande traghetto elettrico del pianeta

Ellen, il traghetto elettrico più potente del mondo, collega da qualche mese due isole danesi. Mentre altre navi elettriche sono in costruzione, abbiamo chiesto alla coordinatrice del progetto E-ferry, Trine Heinemann, di spiegarci le ragioni del passaggio all'elettrificazione.

"In termini di costi costruzione - spiega Heinemann -   è più dispendioso costruire una nave a batteria rispetto ad una convenzionale. Ma naturalmente i costi di esercizio sono significativamente più bassi, quindi ad un certo punto, in un periodo compreso tra i 18 e i 36 mesi, inizieremo a guadagnare denaro o a risparmiare sul costo complessivo".

Per questo altre compagnie sono interessate ad avere navi elettriche?

"Per questo, ma anche per il fatto che ora sono in arrivo alcuni requisiti e regolamenti in termini di quante navi sono autorizzate ad emettere in termini di gas serra e particolato. Ci sono le leggi nazionali sulle emissioni nelle aree portuali, con cui si vuole sostanzialmente migliorare l'ambiente urbano, ma ci sono anche normative internazionali e parte di queste sono state avviate dall'Organizzazione Marittima Internazionale, che di recente ha aderito agli obiettivi di riduzione del CO2, per cui ora anche il trasporto marittimo ne fa parte. E ciò viene implementato attraverso diversi tipi di regolamenti, che prevedono che ogni nave debba ridurre le proprie emissioni straordinarie ad un certo ritmo".

Risorse addizionali per questo articolo • Video edit: Myriam Copier

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