Newsletter Newsletters Events Eventi Podcasts Video Africanews
Loader
Seguiteci
Pubblicità

Italia, famiglia vive nel bosco senza acqua ed elettricità: giudice allontana i figli

Coppia anglo-australiana della famiglia nel bosco in Toscana
Coppia anglo-australiana della famiglia nel bosco in Toscana Diritti d'autore  Change.org
Diritti d'autore Change.org
Di Euronews
Pubblicato il
Condividi Commenti
Condividi Close Button

Il tribunale dei minori ha allontanato i tre figli della coppia anglo-australiana che negli scorsi anni si è trasferita in un bosco in provincia di Chieti, in Abruzzo, per vivere in una casa senza elettricità e acqua, rispettando una scelta filosofica ed educativa ispirata al ritorno alla natura

Sono stati trasferiti in una comunità educativa a Vasto, su ordine del tribunale per i minorenni dell'Aquila, i tre figli della famiglia anglo-australiana residente nei boschi di Palmoli, in provincia di Chieti.

Fino ad ora, il nucleo viveva in una roulotte e in una casa isolata senza acqua corrente né elettricità, perseguendo uno stile di vita a stretto contatto con la natura. Il provvedimento, eseguito dalle forze dell'ordine, prevede che la madre resti con i bambini per un periodo di osservazione, mentre il padre rimarrà nella loro dimora nel bosco.

Come è stata scoperta la famiglia nel bosco

L'intervento delle autorità è scaturito nell'ottobre 2024, dopo che l'intera famiglia era stata ricoverata per un'intossicazione da funghi, evento che ha svelato le loro precarie condizioni abitative.

I servizi sociali, a seguito di un sopralluogo, hanno giudicato l'ambiente non idoneo alla crescita dei minori, segnalando anche un forte isolamento sociale. I bambini non frequentano la scuola e non hanno rapporti con i coetanei, fattore che ha pesato sulla decisione di sospendere la responsabilità genitoriale.

L'avvocato della coppia ha confermato l'esecuzione del decreto e la nomina di un tutore legale, sottolineando però che la madre potrà garantire la continuità affettiva vivendo nella struttura con i figli. Secondo il legale, i bambini sono sereni e in buona salute, ma la difesa sta valutando se impugnare subito il provvedimento giudiziario. L'obiettivo attuale è monitorare le dinamiche familiari in un contesto protetto per decidere le future misure di tutela più adeguate.

Trentamila persone difendono la famiglia

La linea difensiva dei genitori sostiene che non si tratti di incuria o abbandono, ma di una precisa scelta filosofica ed educativa ispirata al ritorno alla natura e alla purezza lontano dalla civiltà. Ribadiscono che i figli ricevono istruzione parentale, perfettamente legale in Italia, e sono seguiti da un pediatra, contestando che la sobrietà materiale costituisca un pericolo. Per la coppia, l'allontanamento rappresenta un rischio traumatico maggiore rispetto alla vita nel bosco.

La vicenda ha suscitato un vasto eco mediatico e una mobilitazione popolare, con una petizione online che ha raccolto oltre trentamila firme per chiedere che la famiglia resti unita nella propria casa.

I sostenitori difendono la legittimità dell_'homeschooling_ e il diritto a uno stile di vita alternativo, ma l'ultima parola spetterà ai giudici. Nelle prossime settimane, le relazioni degli esperti determineranno se i bambini potranno tornare alla loro vita originaria o se serviranno interventi definitivi.

Vai alle scorciatoie di accessibilità
Condividi Commenti

Notizie correlate

Notizie in tempo reale, facci a faccia, interviste esclusive: Euronews lancia i nuovi programmi

Kallas: l'apertura della Russia al piano di pace Usa per l'Ucraina è solo operazione "di facciata"

Piano Usa-Russia sull’Ucraina, l’Ue insorge. Mosca: “Nessuna proposta sul tavolo”