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Fact-checking: l'appello di Marine Le Pen contro il divieto alla sua candidatura è stato respinto?

La leader dell'estrema destra francese Marine Le Pen risponde ai giornalisti dopo aver visitato una mostra sotto il museo del Louvre, venerdì 24 ottobre 2025 a Parigi.
La leader dell'estrema destra francese Marine Le Pen risponde ai giornalisti dopo aver visitato una mostra sotto il museo del Louvre, venerdì 24 ottobre 2025 a Parigi. Diritti d'autore  AP Photo
Diritti d'autore AP Photo
Di James Thomas & Tamsin Paternoster
Pubblicato il
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Contrariamente ai post circolati sui social, il ricorso di Marine Le Pen contro la condanna che le vieta di candidarsi alle presidenziali francesi del 2027 non è stato respinto. Solo l’appello amministrativo è stato rigettato

Al centro del dibattito politico in Francia, la leader dell'estrema destra francese Marine Le Pen non ha ancora visto concluso il suo percorso giudiziario.

Alcuni post circolati su X hanno erroneamente sostenuto che il ricorso presentato da Le Pen contro il divieto di candidarsi alle elezioni presidenziali del 2027 fosse già stato respinto, suscitando confusione tra gli utenti. La realtà, però, è più complessa e differenzia tra vie legali amministrative e penali.

A marzo, il giudice Bénédicte de Perthuis aveva condannato Marine Le Pen a un divieto di ricoprire cariche pubbliche per cinque anni, con effetto immediato, ritenendola al centro di un piano di appropriazione indebita di fondi parlamentari europei.

La condanna comprendeva anche una pena detentiva di quattro anni, di cui due sospesi e due da scontare con braccialetto elettronico, oltre a una multa di 100.000 euro. La leader del Rassemblement national aveva definito il verdetto una “caccia alle streghe politica” e annunciato l’intenzione di esaurire tutte le vie legali.

La confusione sui social: cosa è stato respinto davvero

Il post condiviso su X, che ha accumulato oltre seicentomila visualizzazioni, si riferisce in realtà a un ricorso amministrativo, non al processo penale.

Il 15 ottobre il Consiglio di Stato, massimo tribunale amministrativo francese, ha respinto la sfida legale di Le Pen contro le regole elettorali che avevano portato alla sua cancellazione dalle liste elettorali del Pas-de-Calais, dove è deputata. Questa decisione, già nota da settimane, non riguarda il suo appello penale, ancora pendente.

Il ricorso amministrativo aveva l’obiettivo strategico di sollevare una “questione prioritaria di costituzionalità” (Qpc), un meccanismo che consente di chiedere se la legge applicata al caso violi la Costituzione.

Il Consiglio di Stato ha però ritenuto che le disposizioni penali contestate non fossero applicabili a una controversia amministrativa, rigettando così la richiesta. Questo significa che Le Pen ha perso una via per accelerare la revisione della sua situazione, ma il procedimento penale resta aperto.

Appello penale ancora in corso

Il vero appello, quello contro la condanna penale, è programmato dal 13 gennaio al 12 febbraio del prossimo anno. L’esito potrebbe arrivare prima dell’estate, lasciando eventualmente a Le Pen il tempo di presentarsi alle elezioni presidenziali del 2027, qualora la sentenza venisse annullata o ridotta.

Solo questa procedura potrebbe cambiare la sua situazione legale, mentre altre vie, come richieste alla Corte europea dei diritti dell’uomo, sono già state respinte.

Nessun ruolo dell’Unione europea

Contrariamente ad alcune affermazioni sui social, l’Unione europea non è responsabile della condanna. La vicenda riguarda esclusivamente la magistratura francese, mentre il Parlamento europeo ha solo segnalato le irregolarità nei fondi destinati agli assistenti parlamentari, il che ha portato all’indagine.

La leader dell'estrema destra francese Marine Le Pen arriva in aula per il processo sulla presunta appropriazione indebita di fondi del Parlamento europeo, mercoledì 6 novembre 2024, Parigi.
La leader dell'estrema destra francese Marine Le Pen arriva in aula per il processo sulla presunta appropriazione indebita di fondi del Parlamento europeo, mercoledì 6 novembre 2024, Parigi. AP Photo

Popolarità ancora elevata

Nonostante le questioni legali, Le Pen e il Rassemblement national restano tra i principali attori della politica francese. Un sondaggio Ifop Opinion al momento della condanna la dava al trentasette per cento, mentre rilevazioni più recenti la collocano insieme al presidente del Rn, Jordan Bardella, tra il trentatré e il trentasette per cento, davanti ai principali rivali politici. Tuttavia, non ci sono conferme ufficiali che Bardella sarà il candidato presidenziale del partito nel 2027.

In sintesi, mentre alcune informazioni sui social hanno creato allarme, il ricorso penale di Le Pen contro la condanna non è stato respinto, e l’esito del processo rimane determinante per il suo futuro politico.

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