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Bruxelles t'amo non t'amo? Serbia, India e Libia, affari europei, interessi italiani

Sergio Cantone con Federico Terreni e Federica Tessari
Sergio Cantone con Federico Terreni e Federica Tessari Diritti d'autore  Euronews
Diritti d'autore Euronews
Di Sergio Cantone
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Nella ventottesima puntata di Bruxelles t'amo no t'amo? si è parlato di Serbia, India e Libia. L'Ue guarda a Belgrado con crescente preoccupazione per lo stato di diritto. Mentre Nuova Dheli è un potenziale partner di tutto rispetto. E la Libia resta un problema solo italiano

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Nella ventottesima puntata di "Bruxelles t'amo, non t'amo?" il talk show settimanale di Euronews, gli ospiti sono Federica Tessari, giornalista per EU Perspectives, e Federico Terreni, analista di politiche europee.

In questo episodio del talk-show di Euronews abbiamo parlato di Serbia, India, e Libia, capitoli dell'agenda diplomatica dell'Ue di assoluta priorità strategica per l'italia, sia per ragioni di sicurezza che commerciali.

In Serbia, le istituzioni europee guardano alle proteste di piazza contro il presidente Aleksander Vučić, e alle reazioni dei servizi di sicurezza serbi, con preoccupazione crescente.

La Serbia è un partner commerciale e politico di grande rilievo per l'Ue e soprattutto per l'Italia.

Candidata all'adesione Ue, Belgrado cerca una terza via tra il blocco sino-russo e l'Europa. Ma gli equilibri si potrebbero spezzare proprio sul fronte interno rappresentato dalle proteste contro la corruzione.

L'India potrebbe essere l'altra metà della mela per l'Ue? Autonomia strategica, gigante asiatico dalla crescita impetuosa, e terreno fertile per le alte tecnologie del futuro.

L'Italia ci scommette con la Via del cotone, e l'Ue?

Tempi duri comunque per chi vuole mettersi in affari con Nuova Delhi, sotto minaccia di ritorsioni commerciali trumpiane perché l'India non sanziona la Russia.

E poi la Libia. La Turchia fa sul serio, vuole un posto al sole proprio di fronte all'Italia e alla Grecia, controllare le vie delle migrazioni e i giacimenti di idrocarburi.

L'Ue finge di non vedere per non destare imbarazzi dell'autorevole stato membro che provocò il disastro libico una quindicina di anni fa?

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