Il gruppo euroscettico di estrema destra ha raccolto abbastanza firme per avviare una mozione di sfiducia contro la presidente della Commissione europea e i commissari. Von der Leyen dovrà affrontare il verdetto del Parlamento in ottobre
Il gruppo di estrema destra Patrioti per l'Europa (Pfe) ha raccolto abbastanza firme per lanciare una mozione di sfiducia contro la Commissione europea, secondo quanto ha annunciato mercoledì.
La mozione, che potrebbe costringere la presidente e i commissari a dimettersi, sarà presentata formalmente alla presidente del Parlamento europeo "immediatamente", ha dichiarato a Euronews la prima vicepresidente del gruppo Kinga Gál.
Il documento è stato firmato da 85 eurodeputati, tutti i membri del gruppo, superando la soglia minima necessaria per avviare il processo (72 firme).
Il presidente del Pfe Jordan Bardella e Kinga Gál hanno dato l'annuncio durante una conferenza stampa al Parlamento europeo di Strasburgo, poco dopo che von der Leyen aveva concluso il suo discorso sullo stato dell'Unione.
"Questa Commissione e la sua presidente hanno fallito sulla pace, sul commercio, sulla competitività e sulla migrazione", ha dichiarato Gál, illustrando le ragioni della mozione.
Al centro della mozione di sfiducia c'è la politica commerciale della Commissione, in particolare l'accordo Ue-Mercosur firmato nel dicembre 2024 e il recente quadro commerciale Ue-Usa, si legge in una nota del Pfe.
La procedura per la mozione di sfiducia
Una volta che le firme sono state verificate e convalidate dai servizi del Parlamento, il presidente dell'organo deve informare immediatamente i legislatori e un dibattito in plenaria sulla richiesta di dimissioni deve essere programmato almeno 24 ore dopo l'annuncio.
La mozione di sfiducia sarà quindi probabilmente discussa e votata in ottobre. Ma ha poche possibilità di riuscire a far scattare le dimissioni del Collegio dei Commissari, per le quali sono necessari almeno i due terzi dei voti espressi, che rappresentano la maggioranza di tutti gli eurodeputati.
Una mozione simile, sempre proveniente da deputati di estrema destra, è stata votata in Parlamento a luglio, con solo 175 deputati a favore, ben lontani dal raggiungere il numero minimo.
Anche il gruppo di sinistra sarebbe molto vicino alla presentazione di una propria mozione di sfiducia.
Secondo fonti interne, il numero minimo di firme è stato raggiunto, grazie alla partecipazione di membri di altri gruppi politici come Socialisti e democratici o Verdi/Efa soprattutto di deputati non iscritti.
La mozione della sinistra critica non solo la politica commerciale dell'Ue, ma anche la mancata azione della Commissione contro il governo israeliano per le violazioni del diritto internazionale e umanitario a Gaza, secondo quanto riferito a Euronews.