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Dal Forum Ambrosetti Mattarella e il commissario Dombrovskis chiedono unità e supporto a Kiev

Il presidente Sergio Mattarella
Il presidente Sergio Mattarella Diritti d'autore  Quirinale
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Di Fortunato Pinto
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Il presidente italiano e il commissario per gli Affari economici Dombrovskis sono intervenuti al Forum Ambrosetti. Entrambi hanno sottolineato la centralità del ruolo dell'Europa in un mondo segnato da guerre commerciali e conflitti armati

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L'Europa e la guerra in Ucraina sono ancora al centro del Forum Ambrosetti a Cernobbio. Dopo l'intervento di venerdì del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che è tornato a chiedere garanzie di sicurezza e la pace nel suo Paese, sabato all'evento organizzato sul lago di Como sono intervenuti anche il commissario Ue per gli affari economici Valdis Dombrovskis e il presidente italiano Sergio Mattarella.

"Siamo consapevoli che le ambizioni espansionistiche della Russia vanno oltre l'Ucraina. Oggi l'Europa conserva tutti i vantaggi rispetto alla Russia in termini di peso economico, tecnologia e popolazione. La priorità ora è sfruttare tali vantaggi ricostruendo le capacità difensive dell'Europa e sviluppando la nostra industria della difesa. Ciò richiederà investimenti massicci e sostenuti e una forte cooperazione con i nostri alleati", ha sottolineato Dombrovskis intervenendo al Forum Teha, ricordando l'iniziativa della Commissione per il riarmo Readiness e lo strumento SAFE.

"L'Ue sta adottando misure coraggiose e necessarie per rafforzare le nostre capacità difensive. Tutti gli Stati membri hanno un ruolo da svolgere in questo sforzo - ha aggiunto il commissario - È fondamentale investire di più, meglio e insieme per massimizzare le economie di scala e l'impatto degli investimenti supplementari nella difesa. Questa è l'azione più importante che possiamo intraprendere per garantire la nostra prosperità a lungo termine e proteggere il nostro stile di vita".

Secondo Dombrovskis, una Europa in grado di provvedere alla propria sicurezza è una Europa che può agire con maggiore influenza, credibilità e autonomia sulla scena mondiale. "Dobbiamo continuare a fornire tutto il supporto possibile all'Ucraina, anche garantendo che il suo fabbisogno finanziario sia coperto nel 2026. Siamo consapevoli che le ambizioni espansionistiche della Russia si estendono oltre l'Ucraina", ha poi detto.

Mattarella: "Il mondo ha bisogno dell'Europa"

Il presidente Mattarella si è concentrato sul ruolo centrale dell'Europa per garantire la pace a livello globale. "L’Europa, con la sua unità, è la possibilità offerta per essere presenti con efficacia e per poter incidere nel mondo che cambia così rapidamente. Una grande opportunità che il nostro Paese ha saputo intravedere e concorrere a costruire, con il decisivo contributo di uno statista come Alcide De Gasperi. È sorta sulla base di interrogativi elementari", ha detto il capo di Stato italiano nel suo intervento al Forum Ambrosetti e ha poi chiesto: "È preferibile la pace o la guerra? È possibile costruire un mondo in cui gli Stati non vengano contrapposti in nome di artefatti, presunti, interessi nazionali e, al contrario, collaborino per il benessere congiunto dei loro popoli?".

"A prevalere devono essere dignità, libertà, futuro delle persone, - ha aggiunto Mattarella - oppure, queste devono essere oggetto, strumento, delle ebbrezze di potere di classi dirigenti? Può apparire ovvio: un truismo. Eppure non è così."

Secondo il presidente italiano, come durante il Secondo Dopoguerra, oggi è necessario avere l’animo di quei tempi difficili per affrontare i temi del presente. "Non sono accettabili esitazioni. L’Unione europea si è affermata come un’area di pace e di cooperazione capace di proiettare i suoi valori oltre i suoi confini, determinando stabilità, benessere, crescita, fiducia. Non ha mai scatenato un conflitto, non ha mai avviato uno scontro commerciale. Al contrario, ha agevolato intese e dispiegato missioni di pace", ha detto ancora Mattarella chiedendo poi come sia possibile che l’Europa oggi venga considerata da alcuni un ostacolo, un avversario se non un nemico.

"Il mondo ha bisogno dell’Europa. Per ricostruire la centralità del diritto internazionale che è stata strappata. Per rilanciare la prospettiva di un multilateralismo cooperativo", ha detto ancora Mattarella parlando della corporazioni globali come nuove Compagnie delle Indie, con poteri a volte superiori a quelli di Stati e organizzazioni internazionali.

"L’Europa è, al tempo stesso, necessità e responsabilità", ha detto ancora Mattarella, poi il commento poco velato sulle autocrazie a pochi giorni dalla mega parata in Cina, alla presenza di Putin e Kim Jong-un. "Le democrazie dell’Europa sono capaci di trovare in sé motivazioni e iniziative per non soccombere alla favola di una superiorità dei regimi autocratici, per non cedere all'idea di un mondo lacerato, composto soltanto di avversari, nemici, vassalli o clientes, né all’idea di società frammentate".

"C’è bisogno di istituzioni europee più forti, di volontà di governi capaci di non arrendersi a pericoli e regressioni che non sono ineluttabili. L’Europa, con i suoi traguardi di civiltà, è il testimone che possiamo, e dobbiamo, trasmettere alle nuove generazioni.La difesa della civiltà europea - tutt’uno con lo sviluppo della sua società e della sua economia – richiede il coraggio di un salto in avanti verso l’unità. Tutti siamo chiamati a contribuire a questa impresa", ha concluso Mattarella.

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