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Gli europei ritengono difesa e sicurezza prioritarie per rafforzare il ruolo globale dell'Ue

Secondo il sondaggio, la difesa e la sicurezza dovrebbero essere la priorità assoluta dell'UE per rafforzare la propria posizione nel mondo.
Secondo il sondaggio, la difesa e la sicurezza dovrebbero essere la priorità assoluta dell'UE per rafforzare la propria posizione nel mondo. Diritti d'autore  CZAREK SOKOLOWSKI/AP2002
Diritti d'autore CZAREK SOKOLOWSKI/AP2002
Di Vincenzo Genovese
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Il nuovo sondaggio Eurobarometro evidenzia le priorità degli europei per rafforzare l'influenza dell'Unione europea nel resto del mondo. I cittadini chiedono anche di intervenire su inflazione e aumento dei prezzi

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Difesa e sicurezza sono state indicate come la priorità principale per rafforzare l'influenza globale dell'Ue dalla maggior parte degli intervistati (37 per cento) nell'ambito dell'ultimo sondaggio Eurobarometro.

Seguono competitività, economia e industria (32 per cento) e indipendenza energetica, dalle risorse e dalle infrastrutture (27 per cento).

Difesa e sicurezza si sono classificate come priorità assoluta in 13 dei 27 Stati membri dell'Ue, tra cui Francia, Germania e Polonia. In 10 Paesi - tra cui Italia e Grecia - competitività, economia e industria sono state citate come le priorità più rilevanti. Sicurezza alimentare e agricoltura sono invece in cima alla classifica in Slovenia, Slovacchia e Romania.

Istruzione e ricerca sono le priorità necessarie a rafforzare il ruolo globale dell'Ue solo in Spagna, mentre in Svezia e a Malta l'attenzione si è concentrata su democrazia e protezione dei diritti umani.

Gli europei sono preoccupati per l'aumento dei prezzi

L'indagine, condotta tra il 5 e il 29 maggio 2025 in tutti gli Stati membri, si è basata su 26.410 interviste faccia a faccia, con risultati ponderati in base alle dimensioni della popolazione di ciascun Paese.

Alla domanda sulle principali questioni che il Parlamento europeo dovrebbe affrontare, il 41 per cento degli intervistati ha indicato l'inflazione, l'aumento dei prezzi e il costo della vita. Seguono difesa e sicurezza (34 per cento) e lotta alla povertà e all'esclusione sociale (31 per cento).

Anche l'immagine dell'Ue è migliorata. Più della metà degli intervistati (52 per cento) ha una visione positiva dell'Unione, con un aumento di due punti percentuali rispetto al sondaggio precedente. È solo la terza volta negli ultimi vent'anni che la maggioranza degli europei esprime una percezione positiva dell'Ue. I precedenti picchi erano stati registrati nell'autunno 2021 (54 per cento), durante la campagna di vaccinazione Covid-19, e nella primavera 2022 (52 per cento), subito dopo lo scoppio della guerra in Ucraina.

Nel complesso, il 73 per cento degli intervistati ha dichiarato che i propri Paesi hanno beneficiato dell'appartenenza all'Ue. I livelli di approvazione più alti sono stati registrati in Danimarca, Irlanda e Malta, mentre quelli più bassi in Austria, Bulgaria e Repubblica Ceca. I principali vantaggi citati sono la pace e la sicurezza (37 per cento) e il miglioramento della cooperazione tra i Paesi europei (36 per cento).

I cittadini europei chiedono maggiore unità dell'Ue per affrontare le sfide globali

La grande maggioranza degli europei (90 per cento) ritiene che gli Stati membri dell'Ue debbano mostrare maggiore unità nell'affrontare le sfide globali. Inoltre, il 68 per cento ritiene che il ruolo dell'Ue nel proteggere i cittadini dalle crisi globali debba essere rafforzato.

"Non solo 9 persone su 10 invocano l'unità, ma anche il 77 per cento [degli intervistati] chiede maggiori finanziamenti e il 78 per cento afferma che sarebbe opportuno realizzare progetti con finanziamenti congiunti, poiché ciò apporta un valore aggiunto maggiore rispetto al finanziamento a livello nazionale", ha dichiarato a Euronews Delphine Colard, portavoce del Parlamento europeo.

Il sondaggio ha anche rilevato che il 72 per cento delle persone ritiene che le azioni dell'Ue abbiano un impatto sulla loro vita quotidiana. La metà considera questo impatto positivo, il 31 per cento neutro e il 18 per cento negativo.

Infine, l'ottimismo sul futuro dell'Ue è al livello più alto dal 2020-2021: il 66 per cento degli intervistati ha espresso una visione positiva. Tra i giovani europei di età compresa tra i 15 e i 24 anni, l'ottimismo è ancora più forte, con il 72 per cento che afferma di ritenere che le cose nell'Unione stiano andando nella giusta direzione.

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