Il governo tedesco approva l’export verso Ankara di 40 Eurofighter, su pressione di Londra. Accordo che coinvolge anche Grecia e Nato. Firma di un memorandum tra Turchia e Regno Unito
La Germania ha dato il via libera preliminare all’export verso la Turchia di 40 caccia Eurofighter Typhoon, segnando un cambio di rotta rilevante nelle politiche di export militare verso Ankara. A rivelarlo è lo Spiegel, secondo cui il Consiglio federale di sicurezza – presieduto dal cancelliere Friedrich Merz (Cdu) – ha approvato la richiesta turca.
I jet saranno prodotti nel Regno Unito, ma contengono componenti tedesche che richiedono l'autorizzazione di Berlino per poter essere esportate. La decisione è arrivata dopo pressioni dirette dal primo ministro britannico Kir Starmer, che punta a rafforzare la cooperazione industriale e militare tra Londra e Ankara.
Durante una recente visita in Gran Bretagna, Merz aveva dichiarato che la questione era "in dirittura d’arrivo", definendo la decisione "una buona base" per il rilascio della licenza di esportazione.
In parallelo, il ministro della Difesa turco Yasar Guler e il suo omologo britannico John Healey hanno firmato un memorandum d’intesa che sancisce la cooperazione nel settore della difesa, specificando che le parti sono ormai "a un passo" dall’accordo finale sui Typhoon.
Il contesto politico e diplomatico
Il governo turco ha garantito che i jet non verranno impiegati contro altri Paesi membri della Nato, una rassicurazione che è stata condivisa con il primo ministro greco Kyriakos Mitsotakis, informato in anticipo del via libera tedesco. La Grecia – storicamente in attrito con la Turchia su più fronti, specialmente nel Mediterraneo orientale – ha di recente completato la consegna di 24 caccia Rafale acquistati dalla Francia.
Con questa mossa, la Germania riprende le esportazioni militari su larga scala verso Ankara per la prima volta dopo anni di congelamento, iniziato dopo l’intervento militare turco in Siria e le tensioni sui diritti umani. Già nell’ottobre 2024, l’ex cancelliere Olaf Scholz aveva aperto alla possibilità di forniture Eurofighter, ma l’approvazione vera e propria è arrivata solo ora sotto l’esecutivo Merz.
Un accordo a quattro mani
L’Eurofighter Typhoon è il risultato di un consorzio europeo che comprende Regno Unito, Germania, Italia e Spagna. Senza il consenso tedesco, i partner non possono vendere i jet a Paesi terzi. Per questo motivo, il sostegno della Germania è stato cruciale per sbloccare la trattativa.
Il Consiglio di sicurezza federale tedesco coinvolge, oltre al cancelliere, anche figure chiave come il vicecancelliere Lars Klingbeil, il ministro della Difesa Boris Pistorius (SPD) e il ministro degli Esteri Johann Wadephul (Cdu). L’approvazione è quindi frutto di un ampio consenso politico trasversale.