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La Spagna si arma: accordo con la Nato per avere 14mila militari in più nel prossimo decennio

Parata militare per le strade di Madrid il 12 ottobre, Columbus Day, 2008, Spagna.
Parata militare per le strade di Madrid il 12 ottobre, Columbus Day, 2008, Spagna. Diritti d'autore  AP Photo
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Di Euronews en español
Pubblicato il Ultimo aggiornamento
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La Spagna aumenterà le sue forze armate di 14mila uomini entro il 2035, secondo l'impegno preso con la Nato. Metà del rafforzamento sarà attuato prima del 2029 e fa parte del piano di difesa presentato dal governo

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Il governo di Pedro Sánchez si è impegnato con la Nato ad aumentare la forza totale delle Forze armate dell'11 per cento entro il 2035, in modo che il numero di soldati aumenti di 14mila unità nel prossimo decennio, la metà nel periodo fino al 2029.

Secondo il quotidiano El País l'impegno ad aumentare il numero di truppe nelle Forze armate è incluso nell'Obiettivo di Capacità della Nato assegnato alla Spagna per il periodo 2025-2035, approvato al recente vertice tenutosi all'Aja.

Proprio questo mercoledì, durante la sua apparizione al Congresso sui casi di corruzione e sulla politica internazionale, il presidente del Governo Pedro Sánchez ha confermato le informazioni.

"Abbiamo agito di conseguenza per anni, rafforzando le nostre Forze armate con 14mila nuovi soldati, ampliando anche le forze e i corpi di sicurezza dello Stato, espandendo la nostra partecipazione alle missioni di pace e di protezione con quasi tremila professionisti che ci rendono uno dei cinque Paesi della Nato con il maggior numero di truppe dispiegate sul confine orientale in Europa".

I piani di aumento del personale militare erano già stati inseriti nel piano di sicurezza e difesa presentato ad aprile da Sánchez, il quale aveva anticipato, senza quantificare il numero, che tale aumento era contemplato nell'investimento totale previsto di 10.471 milioni di euro.

Il primo dei cinque assi di questo piano, con il 35 per cento della spesa totale, circa 3,6 miliardi di euro, sarebbe stato destinato al miglioramento delle condizioni di lavoro delle truppe e dei marinai, all'aumento degli effettivi delle Forze armate, all'aggiornamento delle attrezzature e al miglioramento dei sistemi di addestramento militare.

Sánchez, tuttavia, insiste sul fatto che la Spagna non aumenterà la spesa per la difesa al 5 per cento del Pil, come si sono impegnati a fare gli alleati della Nato all'ultimo vertice dell'Aja. Il presidente ha spiegato che il 2,1 per cento del Pil, nel caso della Spagna, è "sufficiente". Questo lo ha portato a ricevere dure critiche da parte del Partido popular, che lo accusa di non essere un partner affidabile per l'Alleanza atlantica.

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