Mille persone appartenenti ai partiti di sinistra hanno partecipato sabato a Madrid a una protesta contro l'aumento delle spese militari e il riarmo. Il partito Izquierda Unida (Iu) minaccia l'uscita dall'esecutivo
Mentre il governo socialista spagnolo vuole aumentare le spese per la difesa in linea con le richieste del presidente americano Donald Trump e degli alleati europei, circa mille manifestanti di Podemos, Izquierda Unida e Sumar hanno protestato sabato a Madrid contro l'aumento del bilancio militare.
La manifestazione ha assunto particolare rilevanza dopo il fermo monito di Izquierda Unida (Ie), che ha messo in discussione la sua permanenza nella coalizione di governo. Il suo portavoce parlamentare, Enrique Santiago, è stato categorico nell'affermare che è praticamente impossibile per il suo partito continuare a far parte di un esecutivo che intraprende questa strada. Ha inoltre esortato Pedro Sánchez a rimanere fermo di fronte alle pressioni della Nato, nonostante i rimproveri che potrebbe ricevere, ricordando che Iu, di cui fa parte il ministro Sira Rego, rifiuta fermamente l'aumento delle spese per la difesa.
La presenza di Sumar alla protesta di sabato è stata senza dubbio la più eclatante. Il dibattito interno alla coalizione elettorale si è nuovamente intensificato in vista del vertice della Nato che si terrà all'Aia alla fine di giugno, dove si prevede che i Paesi alleati si impegnino a destinare alla difesa fino al 5 per cento del Pil, rispetto all'attuale 2 per cento. La ministra del Lavoro e leader della coalizione di sinistra, Yolanda Díaz, ha preso da tempo le distanze dalla posizione di Sánchez, pur senza rompere l'unità del governo.
Montero: "tradimento" dei principi progressisti.
Podemos ha anche denunciato pubblicamente l'aumento delle spese per la difesa approvato dal governo, affermando che si tratta di un "tradimento" dei principi progressisti e di un allineamento diretto con gli interessi strategici degli Stati Uniti e della Nato.
L'europarlamentare Irene Montero ha avvertito sabato che, dando priorità al riarmo, il governo centrale sta gettando le basi per futuri tagli alle politiche sociali, in particolare per quanto riguarda l'istruzione pubblica e programmi come il Piano di Co-Responsabilità, volto a migliorare la riconciliazione familiare.
Secondo un sondaggio del Centro de Investigaciones Sociológicas (CIS), pubblicato a marzo, il 75 per cento degli spagnoli è favorevole all'aumento delle spese militari, soprattutto dopo la rielezione di Donald Trump.