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Duplice omicidio Villa Pamphilj: l'indagato Francis Kaufmann estradato in Italia dalla Grecia

Francis Kaufmann all'aeroporto di Ciampino, a Roma, scortato dalla Polizia italiana, dopo essere stato estradato dalla Grecia, 11 luglio 2025
Francis Kaufmann all'aeroporto di Ciampino, a Roma, scortato dalla Polizia italiana, dopo essere stato estradato dalla Grecia, 11 luglio 2025 Diritti d'autore  Ufficio Stampa Polizia di Stato
Diritti d'autore Ufficio Stampa Polizia di Stato
Di Maria Michela D'Alessandro
Pubblicato il
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Il 46enne californiano è stato estradato in Italia dalla Grecia per poi essere trasferito nel carcere di Rebibbia. L'accusa è di duplice omicidio della ex compagna Anastasia Trofimova e la figlia Andromeda nei primi giorni di giugno

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A un mese dalla fuga in Grecia, Francis Kaufmann, 46enne statunitense, alias Rexal Ford, è stato estradato in Italia con l’accusa di duplice omicidio volontario e occultamento di cadavere.

Secondo la Procura di Roma, nei primi giorni di giugno avrebbe ucciso l'ex compagna Anastasia Trofimova, 28enne di origine russa, e la figlia di 11 mesi, Andromeda, nel parco di Villa Pamphilj, dove vivevano in condizioni precarie.

L’uomo è arrivato venerdì all'aeroporto di Ciampino a bordo di un velivolo dell’Aeronautica Militare, scortato dalla polizia italiana, per poi essere trasferito nel carcere di Rebibbia. Verrà collocato in una sezione protetta con assistenza psichiatrica, vista la possibile instabilità mentale: durante la detenzione a Larissa, in Grecia, l'uomo ha distrutto la cella nella quale si trovava.

Una volta rimpatriato, gli è stata notificata l’ordinanza di custodia cautelare. L’interrogatorio di garanzia, primo confronto diretto con i magistrati, è atteso nei prossimi giorni: al momento Kaufmann non ha ancora nominato un avvocato di fiducia. Durante l’udienza in videoconferenza dalla Grecia, si era avvalso della facoltà di non rispondere, dichiarandosi innocente.

Le prove: il Dna di Kaufamann e le testimonianze

Secondo quanto riportato dai media italiani, la Polizia Scientifica ha isolato su alcuni reperti – in particolare un telo nero che copriva il cadavere della donna – tracce biologiche compatibili con il Dna di Kaufmann. Si tratta di saliva e sangue mescolati.

L'indagato sarà sottoposto a ulteriori accertamenti genetici per confrontare il suo profilo con quello della bambina e confermare la paternità.

Il riconoscimento in tv e la ricostruzione della storia

Il riconoscimento della vittima è stato possibile anche grazie a una telespettatrice della trasmissione "Chi l’ha visto?", che ha messo in contatto la redazione con la madre di Anastasia, in Russia. La donna ha confermato l’identità della figlia mostrando fotografie con tatuaggi e caratteristiche fisiche compatibili con quelle della 28enne uccisa.

Anastasia, secondo il racconto della madre, si era trasferita a Malta per studiare inglese e lì aveva conosciuto Kaufmann, che si faceva chiamare Rexal Ford. I due si erano conosciuti nel settembre del 2023. L’ultima videochiamata con i familiari risale al 27 maggio: accanto ad Anastasia c’era anche Kaufmann, che diceva alla madre di voler costruire una famiglia e di essere una brava persona.

Ma appena pochi giorni dopo, il 2 giugno, la giovane confessa alla madre di avere dei problemi con il compagno, e che i due stavano “provando a risolverli”. In parallelo, Kaufmann avrebbe confidato a un amico di essere stato lasciato, aggiungendo che Anastasia “non era più interessata a essere madre”.

Le bugie e la doppia vita di Kaufmann

Il profilo di Kaufmann continua a rivelare elementi inquietanti: l’uomo avrebbe utilizzato numerose identità fittizie, tra cui quella di cantante lirico e regista. Con il nome di Rexal Ford aveva anche scritto al Teatro dell’Opera di Roma chiedendo un’audizione e si era presentato di persona per “farsi ascoltare”.

Nel fascicolo è presente anche la documentazione relativa a un finanziamento pubblico di oltre 800mila euro ottenuto tramite una casa di produzione cinematografica romana per un film mai distribuito. Gli inquirenti non escludono che questa vicenda possa sfociare in una nuova accusa di tentata truffa, sebbene non sia ancora stato aperto un fascicolo a parte. Poche settimane dopo la scoperta del caso, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha fatto sapere che l’esecutivo di Roma è deciso ad approfondire a fondo la questione dei finanziamenti pubblici destinati al cinema.

Meloni ha dichiarato che è giunto "il momento di porre fine a sprechi, irregolarità e situazioni anomale", precisando che l’intervento sarà portato avanti con fermezza e nel rispetto di chi opera con serietà per valorizzare il cinema italiano, che necessita trasparenza, responsabilità e qualità.

Il riferimento diretto è al caso Kaufmann, definito da Meloni come il punto più grave e scandaloso di un sistema legato al tax credit e agli aiuti pubblici destinati al settore cinematografico e audiovisivo.

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