Le strade portano attualmente i nomi del compositore di musica classica Josef Reiter e dell'intrattenitore Franz Resl, entrambi membri del partito nazista
Due strade di Braunau am Inn, città natale di Adolf Hitler in Austria, che portano il nome di due sostenitori del partito nazista, il compositore musicale Josef Reiter e l'intrattenitore Franz Resl, saranno rinominate.
I media locali hanno riferito che la decisione è stata presa mercoledì, a seguito di una "votazione segreta" del consiglio comunale, con 28 consiglieri a favore e nove contrari.
Le autorità locali avevano pubblicato un precedente rapporto che riteneva incostituzionale il mantenimento dei nomi delle strade.
Lo sterminio a opera dei nazisti nel vicino campo di Mauthausen
Una volta attuato il cambio di nome, circa duecento famiglie avranno un nuovo indirizzo.
Il Comitato di Mauthausen, che si occupa di sensibilizzare l'opinione pubblica su quanto accaduto nel campo di concentramento vicino a Braunau am Inn, ha dichiarato che la ridenominazione delle strade è una decisione dal "significato simbolico".
Almeno 90mila prigionieri furono uccisi nel campo di Mauthausen, mentre 65mila ebrei austriaci furono assassinati nel corso dell'Olocausto e 130mila furono costretti a fuggire dal Paese.
Il Comitato di Mauthausen ha dichiarato ai media locali di voler rendere omaggio agli austriaci che hanno combattuto contro i nazisti con i nuovi nomi delle strade.
In tutta l'Austria, i nomi di altre strade e siti sono stati cambiati per evitare di glorificare il nazismo. Ad esempio, nel 2022 la città di Linz, nell'Alta Austria, ha annunciato che avrebbe rinominato "Porsche Street", dal nome di uno dei più famigerati ingegneri del Terzo Reich.
Le polemiche sulla casa natale di Adolf Hitler
Un altro sito che ha suscitato molte polemiche è la casa d'infanzia di Adolf Hitler a Braunau am Inn, dove nacque nel 1899.
Nonostante sia stata utilizzata per diversi scopi, tra cui una biblioteca, una scuola, ma anche un ricovero per disabili, per molti neonazisti era, e continua a essere, un luogo di pellegrinaggio.
Per evitare che la casa diventasse un luogo di ritrovo di massa per i neonazisti, nel 2016 il governo austriaco ha acquistato la casa dal proprietario con un ordine di acquisto obbligatorio, dopo un acceso dibattito pubblico.
Mentre molti sostenevano che la casa dovesse essere demolita, i critici affermavano che una tale mossa sarebbe stata una negazione della storia dell'Austria e del suo ruolo nell'Olocausto.
Nel 1989, all'esterno della casa è stata posta una lapide che mette in guardia dai pericoli del fascismo, con la scritta "Per la pace, la libertà e la democrazia. Mai più il fascismo. Milioni di morti sono un monito".
Tre anni dopo, il governo austriaco annunciò che la casa d'infanzia di Hitler sarebbe stata sottoposta a lunghi lavori di ristrutturazione per essere trasformata in una stazione di polizia.
In Austria, il partito della libertà, che si è classificato al primo posto alle elezioni generali di settembre, essendo stato fondato negli anni Cinquanta da ex membri delle SS e altri veterani del nazismo, ha avuto un'impennata di popolarità negli ultimi anni.