L’Italia sostiene il piano Nato per rafforzare la spesa militare, ma assicura che i fondi per sanità e welfare non saranno toccati. Sul tema e sulla tregua raggiunta tra Iran e Usa, abbiamo sentito Giangiacomo Calovini capogruppo Fdi in commissione Esteri della camera
Settimana intensa sul fronte internazionale: il mondo ha temuto una nuova escalation tra Iran e Stati Uniti, poi scongiurata con l’annuncio di un cessate il fuoco.
Martedì in Senato, nel corso delle repliche seguite alla discussione generale sulle comunicazioni della presidente del Consiglio in vista del vertice Ue, in corso a Bruxelles, Giorgia Meloni ha auspicato che la tregua possa reggere.
Medio Oriente, l’Italia spera nella tenuta della tregua
Sulla stessa linea Giangiacomo Calovini, capogruppo di Fratelli d’Italia (FdI) in Commissione Esteri della Camera, che a Euronews ha ribadito l’impegno del governo per la fine del conflitto e ha espresso preoccupazione per il programma nucleare iraniano, definito una minaccia non solo per Israele ma anche per l’Europa.
“Dall’inizio il governo sostiene la de-escalation,” ha detto Calovini, che su un eventuale utilizzo futuro delle basi militari in Italia ha precisato che ogni decisione dovrà passare dall’Aula.
Difesa comune, investimenti in crescita ma il governo rassicura
Calovini è intervenuto anche sul fronte della difesa, dopo l’intesa raggiunta in ambito Nato per aumentare le spese militari.
Secondo un recente sondaggio condotto dall’Ecfr (centro di ricerca indipendente specializzato in politica estera e di sicurezza) in dodici Paesi europei, gli italiani risultano tra i più contrari al riarmo.
“Dopo quanto accaduto in Medio Oriente,” ha ribattuto Calovini, “è cresciuta la consapevolezza della necessità di investire nella sicurezza.”
"Gli Italiani sono divisi" ha continuato, "ma abbiamo analizzato alcuni dati elettorali nelle ultime ore e pare che a fronte di quanto accaduto in Medio Oriente negli ultimi giorni, gli italiani sono preoccupati, quindi questo investimento verrà apprezzato da un elettorato consapevole di quello che sta accadendo".
Il governo rassicura però che non ci saranno tagli alla sanità o al welfare.
“Si tratta di nuove risorse,” aggiunge Calovini, “rese disponibili attraverso gli strumenti dell’Unione Europea.”
Sull’obiettivo del 5 per cento non tutti sono d’accordo, in particolare tra i banchi dell’opposizione. Nel corso della seduta alla camera di lunedì alla camera,** la segretaria del Partito Democratico Elly Schlein ha criticato la scelta, sostenendo che l’Italia avrebbe dovuto negoziare condizioni più flessibili, come fatto dalla Spagna.