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L'Ue "ha ascoltato Trump" sulle spese per la difesa, dice Kallas a Euronews al vertice Nato

Kaja Kallas, Alto Rappresentante per gli Affari Esteri dell'UE
Kaja Kallas, Alto Rappresentante per gli Affari Esteri dell'UE Diritti d'autore  Euronews
Diritti d'autore Euronews
Di Shona Murray & Jeremy Fleming-Jones
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L'Alta Rappresentante dell'Ue per gli Affari esteri ha parlato in esclusiva alla trasmissione Europe Today dall'Aia a margine del vertice Nato. Kaja Kallas ha detto che l'Ue "ha ascoltato Trump" circa l'aumento della spesa per la difesa

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L'Unione europea ha "ascoltato il presidente Donald Trump" e "tutti stanno facendo di più" per aumentare la spesa europea per la difesa. Lo ha dichiarato mercoledì a Euronews l'Alta Rappresentante per gli Affari Esteri Kaja Kallas, a margine del vertice dei leader della Nato all'Aia.

Kallas ha commentato il messaggio inviato dal segretario generale della Nato Mark Rutte al Presidente degli Stati Uniti, prima della riunione dei leader in cui ha elogiato la sua gestione dell'alleanza occidentale e del conflitto in Iran.

"Questa sera all'Aia vi aspetta un altro grande successo. Non è stato facile, ma abbiamo fatto firmare a tutti il cinque per cento", si legge nel messaggio scritto da Rutte e pubblicato poi sui social media da Trump. Il messaggio fa facendo riferimento all'obiettivo di spesa del Pil che Washington ha chiesto ai membri della Nato.

"Mark Rutte parla la lingua di Trump, parla in una lingua che il presidente americano sicuramente comprende e ha usato questo linguaggio per farsi capire", ha detto Kaja Kallas.

"Penso che sia molto importante che tutti si adeguino a questo 5 per cento e siano d'accordo", ha proseguito l'Alta rappresentante, "il presidente Trump chiede da tempo che ognuno faccia di più per la propria difesa e l'Europa si sta facendo avanti, abbiamo ascoltato il presidente Trump e tutti stanno facendo di più".

Kallas: "Vladimir Putin è provocato dalla debolezza"

"Quando gli Stati membri hanno accettato di spendere di più per la difesa, avranno anche più mezzi per aiutare l'Ucraina", ha risposto l'ex premier estone alla domanda sull'approccio degli Stati Uniti al conflitto in Ucraina e se Washington stesse divergendo dagli altri membri della Nato.

"Quando si tratta di Europa, abbiamo concordato che sosterremo militarmente l'Ucraina e che eserciteremo maggiori pressioni sulla Russia affinché anch'essa voglia la pace per porre fine a questa guerra, quindi per noi è molto chiaro", ha detto Kallas.

La sicurezza nel mondo "è molto interconnessa", ha continuato facendo riferimento ai soldati nordcoreani impegnati nella guerra contro l'Ucraina, al sostegno che l'Iran sta dando alla Russia e all'elusione delle sanzioni da parte di alcuni Paesi.

"Quindi se non respingiamo l'aggressione in un luogo, questo è un invito a usare l'aggressione altrove", ha detto l'Alta rappresentante Ue, secondo cui l'aumento della spesa per la difesa è la strada migliore per deviare l'aggressione del presidente russo Vladimir Putin.

"Non riesco a leggere nella mente di Putin, ma guardando a come ha lavorato finora, lui capisce il linguaggio della forza", ha detto la responsabile degli Esteri dell'Ue, "se investiamo di più nella difesa, siamo più forti e questo non lo provoca".

"La debolezza lo provoca: se pensa di essere più forte, di poter fare questa guerra, allora farà la guerra, ma se vede che siamo forti, allora non guarda dalla nostra parte, ed è quello che stiamo facendo", ha concluso Kallas.

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