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Scomparsa Padre Dall'Oglio, settimanale Oggi: "Il corpo in una fossa comune in Siria"

Una foto del gesuita italiano Padre Paolo Dall'Oglio, rapito in Siria, durante una veglia per chiederne il rilascio presso la chiesa di San Giuseppe a Beirut, Libano, 2014
Una foto del gesuita italiano Padre Paolo Dall'Oglio, rapito in Siria, durante una veglia per chiederne il rilascio presso la chiesa di San Giuseppe a Beirut, Libano, 2014 Diritti d'autore  Copyright 2014 AP. All rights reserved.
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Di Euronews
Pubblicato il Ultimo aggiornamento
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I carabinieri del Ros sono stati delegati dalla procura di Roma per capire se il cadavere sia di padre Paolo Dall'Oglio, scomparso il 29 luglio 2013 nel nord della Siria. Il vicario di Aleppo racconta la presunta morte del gesuita. La sorella di Dall'Oglio: "Per me non è una notizia vera"

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Un corpo che potrebbe appartenere a padre Paolo Dall’Oglio, il gesuita italiano scomparso in Siria nel 2013, sarebbe stato ritrovato in una fossa comune nei pressi di Raqqa.

A riferirlo è stato il vescovo armeno-cattolico di Qamishli, Antranig Ayvazian, in dichiarazioni rilasciate al settimanale italiano Oggi.

Secondo il giornale si tratterebbe del cadavere di un uomo in abiti religiosi. Il nunzio apostolico a Damasco, cardinale Mario Zenari, ha precisato che non vi sono ancora prove certe in merito.

"Sono stato informato ieri sera", ha dichiarato il nunzio, aggiungendo però che "le indicazioni sulla località e sull’identificazione non sono ancora precise. Abbiamo contattato i gesuiti presenti sul territorio, ma non siamo ancora riusciti ad avere conferma".

Su questo si è espresso martedì anche Hanna Jallouf, vicario apostolico di Aleppo e guida dei cattolici di rito latino in Siria, in quella che appare come una conferma della triste notizia.

"Ho saputo che padre Dall'Oglio è stato ucciso in questa data: 22 aprile 2014. Quello che ho saputo è che lui è stato liquidato dall'Isis quando è entrato a Raqqa, voleva passare dalle parti del governo", ha detto il prelato durante la trasmissione 'Il cavallo e la torre' di Rai3.

"Da quello che ho saputo c'è stato un litigio tra padre Dall'Oglio e il capo del posto di blocco dove voleva passare. Lui era molto determinato e quando hanno capito che era un cristiano, Paolo ha risposto: 'Tu cosa ne sai del Corano, io lo so meglio di te'; 'Meglio di me no! ora ti faccio vedere'" ha raccontato il vicario apostolico di Aleppo, aggiungendo che dopo avere capito chi avevano ucciso, i miliziani hanno seppellito padre Dall'Oglio.

Padre Jallouf sostiene di avere riferito nel 2022 al nunzio Zenari quanto appreso, "la prima volta che l'ho incontrato dopo che sono uscito dalla parte controllata dai ribelli".

La scomparsa di Padre Dall'Oglio nel 2013 nel nord della Siria

Padre Dall’Oglio, noto per il suo impegno per il dialogo interreligioso, era scomparso il 29 luglio 2013 a Raqqa, allora sotto il controllo dello Stato Islamico. Si trovava nella zona per cercare di negoziare la liberazione di alcuni ostaggi.

Scettica la sorella del gesuita, Francesca Dall’Oglio, che a Rainews24 ha commentato che negli anni trascorsi “ci sono state spesso fake news".

"Questa per me non è una notizia vera. Si parla di un corpo con abiti religiosi, ma mio fratello indossava abiti civili”, ha detto Dall'Oglio.

Monsignor Ayvazian ha aggiunto che già sette anni fa aveva segnalato alla Nunziatura apostolica informazioni secondo cui padre Dall’Oglio sarebbe stato ucciso da un comandante dell’Isis.

L’identificazione ufficiale del corpo non è ancora avvenuta. I carabinieri del Ros sono stati delegati dalla procura di Roma a cercare riscontri sul ritrovamento del corpo del sacerdote italiano.

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