Mercoledì è arrivata la conferma della morte di due volontari italiani sul campo di battaglia in Ucraina. Si tratta di un ragazzo originario della Sardegna e di Antonio Omar Dridi. Quest'ultimo risultava disperso dallo scorso marzo
Due volontari italiani sono morti combattendo in Ucraina. Secondo il Corriere della Sera, il primo sarebbe Manuel Mameli, un giovane di 25 anni originario di Cagliari, iscritto nelle forze armate ucraine nella legione internazionale.
I suoi compagni hanno avvisato l'ambasciata italiana e chiamato la famiglia per porgere le loro condoglianze. Ma ancora non è arrivata la conferma dalle istituzioni militari ucraine.
Secondo fonti ucraine il corpo del soldato è al momento irrecuperabile, poiché si troverebbe in un'area sotto il controllo russo.
Confermata la morte di Antonio Omar Dridi sul campo di battaglia in Ucraina
Nelle stesse ore è arrivata anche la conferma della morte di un altro volontario italiano, Antonio Omar Dridi, 34 anni, originario di Palermo, dato per disperso dallo scorso marzo. A riferirlo è l'associazione Memorial in un post su Facebook.
Lo scorso 14 marzo la famiglia aveva lanciato un appello sui social media, non riuscendo più a mettersi in contatto con il giovane. Le ultime notizie ricevute dalla famiglia risalivano a fine marzo, quando un compagno d'armi di Dridi ha chiamato la sorella del giovane, Noah, per dirle che il bunker in cui si trovava il giovane era stato bombardato.
La scorsa settimana Noah ha rilasciato un'intervista al Tg1 dove ha raccontato come il fratello fosse "uno spirito libero, non ha mai voluto rimanere fermo in un posto". Dridi viveva all'estero ed era stato in Germania e in Austria, dove aveva lavorato come cuoco.
Si tratta del settimo italiano morto combattendo in Ucraina.