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Falso, il Burkina Faso non ha trattenuto una spia francese: la fake news diventata virale online

Il Presidente del Burkina Faso Ibrahim Traore arriva a Mosca, in Russia, giovedì 8 maggio 2025.
Il Presidente del Burkina Faso Ibrahim Traore arriva a Mosca, in Russia, giovedì 8 maggio 2025. Diritti d'autore  Maxim Blinov/Copyright 2025 Photo host agency RIA Novosti
Diritti d'autore Maxim Blinov/Copyright 2025 Photo host agency RIA Novosti
Di Mared Gwyn Jones
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Negli ultimi giorni si è diffusa online una falsa notizia secondo cui Ouagadougou avrebbe trattenuto una spia francese. La disinformazione anti-occidentale dilaga in Burkina Faso e nel Sahel, con analisti e governi che sostengono che le campagne filorusse stiano minando la stabilità della regione

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Diversi video generati dall'intelligenza artificiale sono diventati virali, sostenendo falsamente che una donna francese sia stata arrestata per spionaggio in Burkina Faso.

I video affermano di mostrare Claire Dubois, una trentenne francese che lavora per una Ong, convocata e detenuta da Ibrahim Traoré, l'ufficiale militare che ha preso il potere in Burkina Faso nel settembre 2022.

Secondo le affermazioni infondate verificate da Euroverify, Dubois era una spia francese che raccoglieva informazioni militari "con la scusa del lavoro umanitario".

L'ombra della disinformazione russa anche tra i social media africani

Non ci sono prove a sostegno di queste affermazioni e il video originale che racconta la storia è stato pubblicato per la prima volta su YouTube con un disclaimer che diceva che si trattava di un'"opera di fantasia".

"Le situazioni e i dialoghi rappresentati sono completamente inventati e non riflettono alcun evento reale", si legge nella descrizione.

Ma il disclaimer è stato rimosso dai video condivisi su piattaforme come TikTok, Facebook e X. Un video di TikTok che diffondeva l'affermazione è stato visto oltre due milioni di volte.

La fake news è stata amplificata anche da media russi sponsorizzati dallo Stato, come la Pravda, nonostante sia stata inizialmente etichettata come fittizia.

Euronews 2025
Euronews 2025 La disinformazione sostiene falsamente che un operatrice umanitaria francese è stato arrestato per spionaggio in Burkina Faso

Quattro agenti dei servizi segreti francesi sono stati rilasciati nel dicembre 2024 dopo essere stati trattenuti per un anno nella capitale Ouagadougou con l'accusa di spionaggio, dopo gli sforzi di mediazione del Marocco.

Altri tre diplomatici francesi sono stati espulsi dal Paese nell'aprile dello scorso anno. Non ci sono state segnalazioni di operatori umanitari accusati di spionaggio.

Sebbene non siano emerse prove che dimostrino il coinvolgimento della Russia nella diffusione di questa falsa affermazione, diversi influencer africani di TikTok che hanno propagato il materiale promuovono anche contenuti anti-occidentali e anti-ucraini che rientrano nel manuale di disinformazione del Cremlino.

Un "laboratorio" di disinformazione nel Sahel: i legami di Traoré con Mosca

Il Burkina Faso e i vicini Niger e Mali, nella regione del Sahel, sono da tempo considerati roccaforti delle campagne di propaganda filorusse in Africa.

Mosca ha appoggiato i governi post-golpe in tutti e tre i Paesi, dove la disillusione e la frustrazione nei confronti dell'ex dominatore coloniale, la Francia, hanno lasciato un vuoto.

La propaganda pro-Cremlino e anti-occidentale sta ora contribuendo a consolidare la popolarità di leader come Ibrahim Traoré, comandante militare 37enne del Burkina Faso, considerato un convinto alleato del Cremlino.

Durante la sua recente visita a Mosca per incontrare il presidente russo Vladimir Putin in occasione delle celebrazioni del Giorno della Vittoria, il 9 maggio, Traoré ha dichiarato al media statale Russia Today: "Il mio più grande rimpianto è quello di aver trascorso buona parte della mia giovinezza ascoltando radio come Rfi (Radio France Info) e France 24".

"Quindi (Russia Today) può fare molto per risvegliare la coscienza dei giovani, in modo che capiscano come funziona il mondo e non lascino che questi altri prendano il sopravvento", ha aggiunto Traoré.

Influencer in Africa pagati dalla Russia con l'aiuto delle ambasciate

Sebbene si sappia poco sull'entità e sulla sofisticazione delle operazioni di disinformazione filorusse in questi Paesi, un rapporto 2024 dell'Africa Center for Strategic Studies identifica gli attori legati al Cremlino come lo sponsor predominante delle campagne di disinformazione in Burkina Faso.

Secondo il rapporto, queste campagne pagano gli influencer africani per diffondere la propaganda e le ambasciate russe aiutano a creare le cosiddette "organizzazioni di facciata di base" per generare e amplificare la disinformazione a livello locale.

Secondo l' organizzazione di ricerca African Digital Democracy Observatory, in Burkina Faso gruppi come African Initiative, che è stata sanzionata dall'Unione Europea, vengono utilizzati per spingere una "agenda pro-russa", fornendo aiuti e "promuovendo la cultura russa" alle comunità locali.

Un rapporto dell'Ue del 2024 sulle interferenze straniere descrive African Initiative come un attore russo "collegato allo Stato" che funge da "hub centrale" per "l'esecuzione di operazioni Fimi (manipolazione e interferenza dell'informazione straniera) russe in Africa".

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